Selavdi Shehaj, il cittadino albanese di 38 anni colpito da due proiettili di pistola domenica mattina, 20 settembre, sulla spiaggia di di Torvaianica, è morto. Era ricoverato in condizioni gravissime in terapia intensiva all’ospedale San Camillo di Roma. Con la morte di Shehaj, cambia l’accusa, ora per omicidio volontario, nei confronti dei due killer, ancora non identificati. Sul caso stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Pomezia coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma.
Il 38enne, con precedenti per droga, è stato freddato da un uomo a volto coperto mentre si trovava al Bora Bora Beach, lo stabilimento della compagna, davanti a molti bagnanti. Il sicario, sceso da una moto scura, è scappato insieme a un complice. Ancora da chiarire il movente dell’agguato. Forse un’esecuzione, un vero e proprio regolamento di conti della malavita del litorale romano, anche se nessuna pista è esclusa.
Mario Bonito