(Adnkronos) – E’ stata assegnata alla Commissione Giustizia di Montecitorio la proposta di legge targata Fdi che prevede l’abrogazione del reato di tortura, introdotto nel 2017. “Per tutelare adeguatamente l’onorabilità e l’immagine delle Forze di polizia, che ogni giorno si adoperano per garantire la sicurezza pubblica rischiando la loro stessa vita, e per evitare le pericolose deviazioni che l’applicazione delle nuove ipotesi di reato potrebbe determinare”, la proposta che vede come prima firmataria la deputata Imma Vietri, si legge nella relazione al testo, prevede “l’introduzione di una nuova aggravante comune per dare attuazione agli obblighi internazionali discendenti dalla ratifica della CAT (la Convenzione contro la tortura, ndr) e la contestuale abrogazione delle fattispecie penali della tortura e dell’istigazione del pubblico ufficiale a commettere tortura” previste dagli articoli 613-bis e 613-ter del codice penale.
Le opposizioni insorgono. “È agghiacciante la proposta di Fdi di cancellare il reato di tortura. Meloni dica qualcosa: il suo governo e la sua forza politica vogliono attaccare una norma in difesa dei diritti umani?” chiede su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.
Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia, ritiene “gravissimo che alcuni parlamentari di Fratelli d’Italia abbiano presentato una proposta di legge per abrogare il reato di tortura. Non ci siamo dimenticati di quando l’attuale presidente del Consiglio dichiarò che con quel reato si ‘impedisce agli agenti di fare il proprio lavoro’. Il reato di tortura c’è in tutti gli ordinamenti democratici, è richiesto dalle convenzioni internazionali a tutela dei diritti umani, siamo uno degli ultimi paesi occidentali che l’hanno introdotto. L’idea di abrogarlo rivela un’idea preoccupante e pericolosa dell’uso del potere e della forza da parte della destra. La difesa dello stato di diritto, e la difesa delle nostre forze dell’ordine, non può tollerare che lo si metta in discussione”.
Ivan Scalfarotto, senatore di Azione-Italia Viva, scrive in un tweet: “Come definire un governo che introduce un nuovo reato con pene pesantissime per chi va a un rave party ed elimina invece il reato di tortura che punisce chi ‘agendo con crudeltà, cagiona acute sofferenze a una persona privata della libertà personale o affidata alla sua custodia’?”.