Dopo la sosta dovuta agli impegni della Nazionale, la serie A torna ad appassionare i tifosi di calcio con unottava giornata che è tutto un programma. Gli anticipi vedranno infatti in campo lelite delle squadre in lizza per ottenere qualcosa di tangibile (che sia scudetto, piazzamento nelle coppe, ecc.). Saranno Juventus e Lazio ad aprire le danze alle 18 nellAllianza Stadium, con la compagine torinese ispirata dalle presenze di Bernardeschi e Khedira – che aspetta il risveglio di Higuain, e la Lazio che recupera Bastos, e confida nel rapido Immobile, assistito dal talento di Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Ancora più avvincente invece alle 20.45, il Derby del Sud allo stadio Olimpico dove, in una cornice di 40mila tifosi, la capolista Napoli (21 punti), dovrà guardarsi dallorgoglio dei giallorossi, fermi a 15 punti (ma con un match da recuperare). Sono comunque ancora molti i nodi che i due allenatori debbono sciogliere. Da un lato cè Di Francesco che ritrova De Rossi a centrocampo, e che recupera Pellegrini (Strootman probabilmente non ce la farà), con Perotti a fare da spalla al bomber Dzek, vista lindisponibilità di El Shaarawy. I dubbi di sarri riguardano invece le reali condizioni fisiche di molti suoi giocatori, provati dagli impegni delle rispettive nazionali in giro per il mondo. E se lincognita è rappresentata dal centrocampo, confermato invece il terribile tridente composto da Insigne, Mertens e Callejon. Per quel che riguarda invece le altre gare, non possiamo non segnalare domenica sera alle 20.45 la chiusura coi botti che andrà in scena a Milano. Qui infatti arriva un derby che, sulla carta pesa tanto a vantaggio dellInter che, a 19 punti, non intende minimamente sganciati dal treno di testa. Spalletti sta lavorando sul centrocampo (Brozovic fermo, sarà sostituito da Joao Mario), scegliendo uno tra Gagliardini e Vecino. Vietato perdere invece per Montella che, con 3 sconfitte in 7 giornate (per soli 12 punti accumulati), deve capire se dare una chanche ad André Silva. Per il resto, il destino della gara rossonera, oltre che nel cuore, è nei piedi di Suso e Bonaventura.
M.