Torino: sindaca Appendino sotto scorta

Assume connotati sempre più foschi e cupi la vicenda legata al centro sociale L’Asilo a Torino e il primo cittadino, la Appendino ne fa le spese. Dopo il caos a Torino, infatti la sindaca Appendino finisce sotto scorta. I violenti sporcano l’antifascismo, dichiara la prima cittadina.
Diverse scritte sui muri del centro contro la Appendino in seguito allo sgombero del centro sociale l’Asilo occupato. Ma in consiglio comunale la Appendino non ci sta e attacca: “La violenza non va confusa con l’esercizio democratico”
La prefettura di Torino, in virtù della virulenza degli scontri avvenuti in questo fine settimana, ha preso la decisione di mettere sotto scorta la sindaca Chiara Appendino e di assumere misure di sicurezza eccezionali per la protezione del primo cittadino che è evidentemente finito nelle mire degli anarco-insurrezionalisti, Il motivo e avere sostenuto lo sgombero dell’Asilo occupato. Una decisione che le autorità cittadine in materia di sicurezza hanno assunto dopo le evidenti minacce apparse sui muri della città: “Appendino appesa”.

“Abbiamo avuto a che fare con gente addestrata. Abbiamo dovuto fronteggiare un contesto che non ha nulla a che vedere con la protesta sociale”, ha chiarito Francesco Messina, il questore di Torino, parlando degli scontri con il corteo anarchico. Tra i manifestanti, stando alle parole del questore, c’era chi pensa alla protesta un “punto di partenza per sovvertire l’ordine democratico”.
Messina ha anche chiarito anche che la paura tra i cittadini ha alzato l’asticella della sicurezza ma che ancor di più lo ha fatto il bilancio della virulenza dei disordini, con 11 manifestanti arrestati e 215 identificati. L’Asilo occupato sgomberato non era “un centro sociale normale, bensì la base logistica di una cellula che propugna la sovversione dell’ordine democratico partendo dalla protesta di piazza”, sostiene.
E Chiara Appendino in consiglio comunale ha preso la parola parlando degli incidenti di sabato sera al corteo degli anarchici “Queste forme di violenza non possono essere confuse con esercizio democratico”. La sindaca ha aggiunto: “Chi ha fatto violenza ha sporcato l’antifascismo, l’antirazzismo e la causa No Tav”. E in merito sgombero, ha specificato: “L’Asilo sarò destinato a realtà no profit, con il coinvolgimento della cittadinanza. Abbiamo chiesto che la riqualificazione dello stabile possa diventare un simbolo di rinascita del quartiere Aurora. L’immobile di via Alessandria tornerà nella disponibilità del pubblico”.