Un colpo di circa un anno fa con freddezza e professionalità da due persone che, dopo essere entrate armi in pugno allinterno di una gioielleria di via di Tor Vergata, costrinsero i clienti ad andare nel retrobottega. Poi, sempre sotto la minaccia della pistola, obbligarono il proprietario ad aprire la cassaforte, svuotandola di tutto. Dopo la rapina alcuni testimoni, nel descrivere i rapinatori, riferirono agli investigatori della fortissima somiglianza di uno dei due allattore francese Jean Reno.
Proprio da questo particolare sono partite le indagini degli investigatori del Commissariato Romanina, giunti per primi sul posto. Mesi di ricognizioni fotografiche, appostamenti e pedinamenti, hanno consentito di dare un volto e un nome alla persona da ricercare. Dopo i primi accertamenti, infatti, i poliziotti agli ordini di Domenico Condello sono riusciti ad individuare alcuni soggetti che per corporatura e somiglianza potevano essere inseriti tra le persone da mettere sotto osservazione. Alla fine il cerchio si è stretto intorno ad una vecchia conoscenza della polizia, R.R., napoletano di 44 anni, con molti precedenti di polizia che allepoca dei fatti, dopo un periodo di carcere, era stato affidato in prova ai servizi sociali, e il giorno della rapina aveva usufruito di un permesso assentandosi dal lavoro. Ulteriori prove di colpevolezza sono state riscontrate dagli investigatori durante una perquisizione avvenuta qualche tempo fa allinterno dellabitazione romana del sospettato, quando gli agenti, rovistando in un armadio, trovarono una tuta con la scritta Ama, risultata essere stata indossata da uno dei rapinatori durante il colpo. Questo particolare, i precedenti indizi di colpevolezza e le ricognizioni fotografiche effettuate da alcuni testimoni che hanno indicato e riconosciuto luomo come autore della rapina, hanno consentito al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma di emettere un ordine di carcerazione nei confronti del 44enne che ieri, alle prime ore dellalba, in collaborazione con la squadra mobile partenopea, è stato scovato e arrestato allinterno di un appartamento ubicato nella zona centrale di Napoli. Accompagnato nel carcere di Poggioreale, dovrà rispondere di rapina in concorso.
Proprio da questo particolare sono partite le indagini degli investigatori del Commissariato Romanina, giunti per primi sul posto. Mesi di ricognizioni fotografiche, appostamenti e pedinamenti, hanno consentito di dare un volto e un nome alla persona da ricercare. Dopo i primi accertamenti, infatti, i poliziotti agli ordini di Domenico Condello sono riusciti ad individuare alcuni soggetti che per corporatura e somiglianza potevano essere inseriti tra le persone da mettere sotto osservazione. Alla fine il cerchio si è stretto intorno ad una vecchia conoscenza della polizia, R.R., napoletano di 44 anni, con molti precedenti di polizia che allepoca dei fatti, dopo un periodo di carcere, era stato affidato in prova ai servizi sociali, e il giorno della rapina aveva usufruito di un permesso assentandosi dal lavoro. Ulteriori prove di colpevolezza sono state riscontrate dagli investigatori durante una perquisizione avvenuta qualche tempo fa allinterno dellabitazione romana del sospettato, quando gli agenti, rovistando in un armadio, trovarono una tuta con la scritta Ama, risultata essere stata indossata da uno dei rapinatori durante il colpo. Questo particolare, i precedenti indizi di colpevolezza e le ricognizioni fotografiche effettuate da alcuni testimoni che hanno indicato e riconosciuto luomo come autore della rapina, hanno consentito al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma di emettere un ordine di carcerazione nei confronti del 44enne che ieri, alle prime ore dellalba, in collaborazione con la squadra mobile partenopea, è stato scovato e arrestato allinterno di un appartamento ubicato nella zona centrale di Napoli. Accompagnato nel carcere di Poggioreale, dovrà rispondere di rapina in concorso.