Era il 2004 quando l’ospite della quarta serata del Festival di Sanremo 2020 prese le redini della direzione artistica della kermesse. Tra il boicottaggio delle case discografiche, l’entrata a sorpresa del suo amico d’infanzia Adriano Celentano e i dissidi con la conduttrice, Simona Ventura, quell’edizione fu la seconda meno vista da quando esiste l’Auditel, battuto tra l’altro dal Grande Fratello. Dopo sedici anni torna all’Ariston, stavolta nelle vesti di cantante, sulle note della sua celeberrima hit Quando quando quando in coppia con Fiorello. Tra gli ospiti della puntata del 7 gennaio 2020 c’è Tony Renis.
Tony Renis: vita, partecipazioni a Sanremo e curiosità
Classe 1938, e all’anagrafe Emilio Cesari, il figlio del pittore Orfelio Cesari, Tony Renis, iniziò la sua carriera nei locali notturni di Milano e nei teatri di avanspettacolo; e in quelle occasioni lavorò in coppia col Molleggiato. Nel 1961 la prima delle sette partecipazioni al Festival di Sanremo con Pozzanghere, che non arrivò alla serata finale. L’anno dopo, invece, con Quando quando quando scalò le classifiche e divenne popolare in tutto il mondo. Nel 1963, invece, vinse la kermesse con Uno per tutte mentre l’anno dopo sfiora la doppietta, non arrivando in finale con I sorrisi di sera.
Nel 1967 è la volta di Quando dico che ti amo, altro suo cavallo di battaglia con cui arrivò secondo. Le ultime partecipazioni da cantante, nel 1968 e 1970, rispettivamente con Il posto mio e Canzone blu.
Oltre alla carriera da cantante, Tony Renis è anche un affermato manager musicale. Lanciò Nikka Costa e, assieme a Michele Torpedine, produsse Il Volo, lanciandoli al successo internazionale. E scrisse, nel 1988, con Massimo Guantini l’inno ufficiale del Milan, tuttora cantato a San Siro.