E’ uno dei personaggi che, suo malgrado, sta facendo parlare di sè da un verso all’alto, e da un versante all’altro della politica, per via di alcune sue spiccate posizioni su un argomento per i più delicato, quello della immigrazione.
Si tratta di Tony Iwobi, il senatore della Lega che ha dovuto subire diverse critiche per alcune sue posizioni sulla immigrazione, appunto. Ma esattamente, cosa ha detto Iwobi? E chi è poi Tony Iwobi? Ecco cosa sappiamo di lui, sulla sua età, sulla carriera, gli studi, l’esperienza politica e il ruolo di Matteo Salvini in tutta questa vicenda.
Dunque chi è il senatore leghista Tony Iwobi? Si tratta di un politico finito al centro delle critiche per la sua posizione sull’immigrazione. Ma cosa ha detto? E’ presto chiarito.
Il senatore leghista Tony Iwobi è nato a Gusau, città nel nord della Nigeria, il 26 aprile del 1955.
Molto presto Tony Iwobi si sposta negli Stati Uniti: era un adolescente quando affronta il viaggio che cambierà la sua vita. Grazie all’arrivo negli States riesce a conseguire, infatti, un’istruzione di primo livello e laurearsi in Scienza Applicata con indirizzo informatico.
E’ molto giovane, è brillante e determinato quando nel 1976, a 21 anni, si sposta poi in Italia per proseguire i suoi studi a Perugia. Poco dopo si trasferisce a Spirano (Bergamo) dove lavora come stalliere, muratore e idraulico. Solo in seguito riesce a ottenere un incarico legato al suo percorso di studi come informatico per l’azienda CimiMontubi.
Negli anni che seguono poi Iwobi conquista una laurea magistrale a Manchester in Economia aziendale ed una in Analisi contabile a Treviglio. E’ sempre più in ascesa poi quando negli anni ’90 inizia a seguire la sua vena politica.
E’ il vero inizio, questo della carriera politica: si iscrive infatti nel 1993 alla Lega Nord. Dal 2014 è responsabile del Dipartimento immigrazione e sicurezza della Lega per volere di Matteo Salvini.
Per questo ruolo e per la sua posizione è stato preda delle critiche di chi ritiene la sua visione sull’immigrazione iniqua nei confronti degli africani. Le critiche, però, spesso sono diventate troppe, o troppo pressanti, e in alcuni casi anche minacciose.
Per questo Tony Iwobi ha deciso di reagire. Di fronte agli eccessi infatti il senatore leghista non è più pronto a tollerare: “Da quando sono senatore ho dovuto sopportare una serie infinita di offese e derisioni recapitatemi da cosiddetti antirazzisti sulla mia pagina Facebook, nella quale sono stato definito ‘nero di Django‘, ‘negro da cortile‘, ‘negro-verde asservito‘, ‘manichin‘, e in tanti altri inaccettabili modi. La rabbia e l’evidente intolleranza di queste persone, che querelerò come facilmente comprensibile, mostra odio e disprezzo che non posso essere giustificate dalla differente visione politica”.
A parte i social, però il senatore se la prende pure i giornali che non hanno dato troppo spazio a quanto accade. “Tengo a ribadire che nessun quotidiano ha mai mostrato il minimo interesse o la volontà di stigmatizzare queste barbarie”. E termina: “Non intimidiranno mai le mie convinzioni, la mia visione del mondo”.