Niente bandiera e inno, le divise azzurre potrebbero rimanere nel cassetto fino al prossimo anno. L’Italia va verso una clamorosa esclusione dalle Olimpiadi in programma a Tokyo in estate, la decisione verrà presa dal Comitato olimpico internazionale tra pochi giorni, mercoledì 27 gennaio. In caso di esclusione gli atleti azzurri potrebbero gareggiare senza bandiera e solo come sportivi indipendenti, aprendo ad uno scenario senza precedenti per il nostro paese.
L’Italia si andrebbe ad aggiungere così a Russia e Bielorussia tra i paesi esclusi dal Cio. Ma come si è arrivati a questo punto? La frattura risale alla riforma dello sport varata dal primo governo Conte, nella quale il Coni è stato privato di parte della sua autonomia a favore dell’organo governativo Sport e Salute. Decisione in contrasto con i criteri della Carta Olimpica, che il Comitato Olimpico aveva più volte invitato a sanare.
“Siamo molto preoccupati per ogni giorno che passa, oggi tutti sanno la problematica, il nostro Paese è fatto così ma il nostro Comitato olimpico non se lo merita”, aveva dichiarato pochi giorni fa il presidente del Coni Giovanni Malagò, in aperto contrasto con il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora.
Una tegola prevedibile che ora il governo dovrà provare a risolvere nel momento più delicato della sua legislatura. Nelle prossime ore l’esecutivo dovrebbe convocare un consiglio dei ministri per approvare un decreto salva-Coni, nel cassetto da tempo ma mai affrontato. Ora è tempo di farlo, per provare a salvare l’Italia da una figuraccia mondiale.