Umiliati in casa da una Nazionale iper-motivata, dopo ‘Euro 2020’ gli inglesi avevano a dir poco ‘il dente avvelenato’ nei nostri confronti. Poi ‘Tokyo 2020’, prima i 100 metri e poi l’emozionante staffetta 4×100, con l’ultimo scattista – fatalità – britannico, preceduto per un centesimo, ha letteralmente mandato su tutte le furie la ‘pessima’ stampa ‘sportiva’ inglese.
Piuttosto che tacere, i media d’oltremanica hanno invece attaccato, fino a far girare i sospetto che qualcuno fra i nostri atleti fosse ricorso al doping.
Ma a volte il destino è beffardo e, guarda caso, sorteggiato dall’anti-doping, è risultato soggetto ad analisi e approfondita controlli, proprio lo staffettista inglese Chijindu Ujah. Indagini che, a quanto sembra, avrebbero confermato l’uso di doping da parte dello scattista britannico!
Un esito che, a ragione, il ‘nostro campione olimpico Marcell Jacobs, oggi ha commentato su Raiuno, affemando che ”Le accuse e i dubbi su di me non mi hanno toccato perché so tutti i sacrifici che ho fatto. Credo però che qualcuno dovrebbe guardare quello che hanno in casa prima di attaccare. Pochi giorni fa dicevano tante cose su di me, mentre ora l’accusa è per uno staffettista britannico“.
Quanto poi al suo Oro, Jacobs ha raccontato: “La finale che ho fatto posso descriverla in ogni istante, ero la persona più serena al mondo ai blocchi. Non avevo nulla da perdere, ho voluto solo divertirmi. Per me è stata una gioia immensa. Mi sentivo pronto”.
Infine, per l’occasione, Marcell ha anche motivato la sua sofferta decisione di fermarsi fino al 2022: “Non è una decisione semplice, ma arrivi a un punto in cui capisci che questo è solo un punto di partenza e il prossimo anno ci sono appuntamenti importanti e io voglio arrivare al top del top e ho bisogno di prendere tempo per migliorare su alcuni aspetti che mi mancano. Devo resettare il sistema per ricominciare”.
Max