Meno calcio, più atletica leggera. Dopo cinque ori a Tokyo 2020, la regina degli sport reclama più attenzione e più spazio in paese calciocentrico. “Io sono un amante del calcio, lo so che lo spazio per noi si ridurrà dopo Tokyo e calerà il clamore sui media. Però questa è stata un’Olimpiade straordinaria da parte dell’atletica e per questo i ragazzi meriterebbero maggiore attenzione anche quando ci sono gare importanti in Italia”, dice il presidente della Federatletica (Fidal), Stefano Mei.
“Come si migliora questo risultato? Bisogna accrescere le base. Portare tanti ragazzi a Tokyo e vedere arrivare quasi tutti in condizioni ottimali è una cosa importante, anche se qualcuno ci ha accusato di aver esagerato nel convocare gli under 23. Ma perché? Le gare fanno crescere e noi dobbiamo allargare la base. Poi magari andiamo a Parigi e non vinciamo medaglie ma portiamo in finale un numero maggiore di atleti”, aggiunge pensando all’appuntamento olimpico del 2024.
I successi di Tokyo 2020 sono firmati dal direttore tecnico Antonio La Torre. “Antonio è bravo, non devo scoprirlo io. Ci si è affidati a lui per questo periodo e il gruppo gli ha risposto. Se verrà confermato? Ne parleremo. Ieri scherzavamo proprio su questo: ‘Quasi quasi, andiamo in conferenza ci dimettiamo’”