Tim è un leader collaudato che ha un incredibile curriculum di risultati per le famiglie del Minnesota. So che porterà la stessa leadership basata sui principi alla nostra campagna”, ha dichiarato la candidata alla presidenza degli USA, Harris, dopo aver annunciato la scelta con una video chiamata a Walz.
“È l’onore della vita”, ha replicato su X il governatore, scrivendo che gli ricorda “un pò il primo giorno di scuola” e lanciando l’imperativo di “unirsi per vincere”. Fuori della sua residenza a San Paul, c’era già una folla per acclamarlo.
Aggiornamento ore 12.31
La vicepresidente ha escluso quello che sembrava il favorito, il governatore (ebreo) della Pennsylvania Josh Shapiro, che rischiava di spaccare il partito per alcune sue posizioni: troppo filo Israele nella guerra a Gaza, poco tempestivo nel rimuovere un consigliere accusato di molestie, aperto alla scuola privata. Walz invece non ha suscitato polemiche, nè prima nè dopo, a parte quelle di Donald Trump e dei repubblicani che lo hanno dipinto subito come un “pericoloso estremista di sinistra”, al pari di Kamala, in quello che ora è “il ticket piu’ liberal della storia”.
Aggiornamento ore 15.39
“È un democratico che incarna il cuore dell’America”, ha assicurato l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi, che è stata determinante nel convincere Biden a ritirarsi e che era tra gli sponsor del suo ex deputato Walz nella corsa per il vice. Plauso anche dai sindacati, dalla sinistra dem (“scelta eccellente” per Alexandria Ocasio-Cortez, “campione della working class” per Bernie Sanders), da indipendenti come il senatore Joe Manchin (“riporterà la normalità”) e da quotidiani liberal come il Washington Post (“scelta coraggiosa e intelligente”).
aggiornamento ore 20.01