(Adnkronos) – Con il caso Tiktok che cresce di giorno in giorno, Joe Biden si trova stretto tra il partito dei falchi anti-Cina e i giovani elettori che sono grandi fan dell’app. E che usano TikTok anche come veicolo di informazione elettorale, come ha riconosciuto lo stesso presidente che lo scorso ottobre invitò alla Casa Bianca otto dei principali influencer della app per esprimergli la riconoscenza per il loro lavoro in vista delle elezioni di midterm.
Ora, sei mesi dopo, l’amministrazione Biden chiede che TikTok venga venduta per le preoccupazioni per i legami con il governo cinese della società che lo controlla, ByteDance. Ma al Congresso, dove cresce la preoccupazione che TikTok metta a rischio la sicurezza nazionale Usa amplificando la propaganda cinese e condividendo con Pechino i dati degli utenti americani, si sta facendo strada l’ipotesi di votare una misura per dare alla Casa Bianca il potere legale di mettere al bando definitivamente la app.
Questo metterebbe Biden in una posizione difficile, tra la scelta – preferita dall’amministrazione – di permettere alla app di operare, esponendosi così agli attacchi dei repubblicani che lo considerano “debole” verso la Cina, e mettere al bando un social media estremamente popolare, rischiando di far infuriare milioni di giovanissimi utenti.
“Si trovano nel mezzo”, spiega una fonte informata dalle posizioni dell’amministrazione per quale la vicenda TikTok “non è una delle più importanti riguardanti la Cina”. “Non è la principale priorità – continua – ma stanno cercando di trovare la soluzione meno peggiore tra la reazione dei giovani da una parte” e la reazione dei falchi anti-Cina dall’altra.
Secondo un’altra fonte informata, l’amministrazione continuerebbe a spingere per la vendita di TikTok, nonostante da Pechino sia arrivato un netto rifiuto all’ipotesi. L’idea è di andare a vedere quale sarebbe l’effettiva reazione di fronte ad un ordine in questo senso, prima di considerare l’opzione del bando totale della app.