Una guerra orribile, inumana, alla quale assistiamo quotidianamente, con milioni di donne, anziani e bambini in fuga dalle loro stese vite, dovrebbe sensibilizzarci, indipendentemente dalle differenti ideologie, depurare le nostre anime da ogni forma di violenza. Eppure, tutto questo sembra invece acuire odi e rancori rischiando seriamente di inglobarci in un vortice di inevitabile caos totale.
Ancora una volta sono i social a proporsi come formidabile mezzo di comunicazione, ma ‘inversa’, cioè, non finalizzata ad accorciare le distanze per unire le persone di tutto il mondo ma, diversamente, ad allontanarci sempre di più gli uni dagli altri.
Così ecco che oggi su alcuni canali Telegram, sono spuntate una lunga serie di minacce, alcune delle raccapriccianti, indirizzate al ministro degli esteri, Luigi Di Maio. Rasi come “Ti faranno fuori”, “Muori coglione”, “Muori male”, oppure “Putin manda qualcuno ad ammazzarlo”.
Minacce la cui matrice, secondo gli inquirenti, che avrebbe matrici filo Putin, visto che molti degli utenti, usano come foto del profilo l’ormai famosa ‘Z’, che abbiamo avuto modo di leggere sui mezzi cingolati russi usati per entrare n Ucraina.
Dal canto suo il leader del M5S, Giuseppe Conte, intervistato in merito ha commentato: ”No, non ho sentito Di Maio perché ho saputo delle minacce quando ero qui, ma abbiamo subito manifestato un sostegno. Non possiamo accettare che ci siano delle persone che facciano di queste minacce, devono essere assicurate alla giustizia. Massima solidarietà e massimo sostegno morale al ministro Di Maio“.
Max