TEXAS: IL RAGAZZO CHE VOLEVA MORIRE È STATO GIUSTIZIATO

E’ stata eseguita in Texas la condanna a morte di Daniel Lopez. Il ragazzo, 27 anni, voleva che l’esecuzione avvenisse il prima possibile, nonostante che i suoi legali avessero fatto appello per fermare il boia.  Era stato condannato per aver colpito e ucciso un agente di polizia, il luogotenente Stuart Alexander. Quella di Lopez e’ la 18ma esecuzione dall’inizio dell’anno negli Stati Uniti, la decima in Texas. La Corte Suprema ha respinto  il tentativo dei suoi legali di sottrarlo al braccio della morte. Lui stesso aveva chiesto a un giudice federale di velocizzare l’esecuzione, definendo “deludente” una possibile sospensione della pena capitale da parte della Corte Suprema. “Ho accettato il mio destino. Sono pronto per andare avanti”, affermava nella missiva. I legali di Lopez hanno tentato fino alla fine di fermare l’esecuzione, non mollando a dispetto delle richieste del loro assistito. “La sua grave malattia mentale” spinge il suo desiderio di usare il sistema legale per suicidarsi, mettono in evidenza gli avvocati, precisando che l’uomo ha una “lunga storia di tendenze suicide e comportamento irrazionale”. Durante il processo, al termine del quale è stato condannato, i legali hanno più volte osservato come il crimine commesso non fosse da condanna alla pena capitale. Un’argomentazione che però non ha convinto i giudici: “non ha mostrato alcun riguardo per la vita umana”, ha replicato l’accusa ricostruendo i fatti, ovvero il litigio con un agente a uno stop, la fuga in auto, l’inseguimento e l’uccisione senza scrupoli del luogotenente Alexander che si trovava ignaro in un’area verde di un’autostrada. Nella sua auto sono state rinvenute diverse confezioni di cocaina. “Non ha scrupoli morali, è un cattivo ragazzo”, aveva affermato  il procuratore distrettuale della contea di Nueces, Mark Skurka. Lopez aveva una fedina penale lunga, era già stato arrestato per aggressione e denunciato per reati sessuali. Gli esami psicologici a cui era stato sottoposto durante il processo non avevao evidenziato alcuna infermità mentale. Nonostante la giovane età, 27 anni, Lopez ha avuto almeno cinque figli da tre diverse donne e un sesto sarebbe nato mentre era già in carcere per l’uccisione di Alexander.