(Adnkronos) – I 185 detenuti del braccio della morte in Texas hanno avviato una class action contro lo Stato accusandolo di violare i loro diritti costituzionali, imponendo una “brutale detenzione in isolamento”, che in alcuni casi va avanti da oltre 20 anni. Nel ricorso si accusano quindi le autorità texane di adottare “punizioni crudeli e inusuali” contro i condannati a morte che sono detenuti “in condizioni devastanti”. Circa 80% dei detenuti è in isolamento da oltre 10 anni, 23 anni in un caso.
“Le condizioni del braccio della morte sono tra le più brutali del Paese, i ricorrenti chiedono che vengano sottratti da quella che viene descritta come una tortura”, ha dichiarato Pieter Van Tol dello studio legale Hogan Lovells che ha presentato la class action al tribunale di Houston.
Le autorità carcerarie non adottano l’isolamento solo per i condannati a morte: al momento sono oltre 3mila i detenuti in Texas che si trovano in queste condizioni, contro le quali decine di prigionieri stanno conducendo da tre settimane uno sciopero della fame.