Appena qualche giorno fa, non senza orgoglio, abbiamo appreso da diversi quotidiani che, a fronte di un’attenta indagine internazionale, gli atenei romani (La Sapienza e Roma 3), sono risultati essere tra le migliori università al mondo. Peccato però che pochi giorni dopo, in occasione dei test d’ingresso per le facoltà di Medicina, sono state scoperte diverse domande sbagliate o mal formulate! Certo, un pessimo spot, che rischia di veder vanificato quanto di buono fin qui dimostrato nel tempo.
La ministra Messa: “Le domande sbagliate, e quelle che sono in corso di verifica, saranno annullate”
Una brutta figura alla quale la ministra dell’Università, Maria Cristina Messa, ha cercato di rimediare, assicurando che “Sia le domande sbagliate, che quelle che sono in corso di verifica, saranno annullate”. Lo ha promesso intervenendo ai microfoni Radio Capital, dove ha promesso che se ne occuperà personalmente: “Devo riuscire a fare le graduatorie tenendo conto degli errori, annullando le domande sbagliate o comunque quelle che sono sotto verifica”.
Ma non solo, la Messa ha anche affermato che “Vorrei incontrarmi con le commissioni che preparano i test per riuscire a dare qualche cosa di un pochino meno debole per il prossimo anno”.
La ministra Messa: “La presa di posizione del prof. Barbato? Non viene meno la stima per lui, ma perché ha firmato?”
Commentando poi la situazione green pass, la ministra si è dichiarata “sorpresa” dal comportamento del celebre storico, Alessandro Barbero, il quale ha annunciato che aderirà alla raccolta firme contro l’obbligo del Green Pass per i docenti. “Non diminuisce la stima nelle sue capacità di docenza, di studioso e di ricercatore – ha tenuto a rimarcare la Messa – però non so come mai abbia firmato”.
La ministra Messa: “Alle ragioni dei docenti e degli studenti, io antepongo in primis il bene pubblico”
Una protesta quella contro il green pass, che ad oggi, ha già collezionato fra gli studenti universitari 600 firme. Ma – precisa, non è certo il numero a preoccupare la ministra dell’istruzione: “Noi abbiamo 55 mila docenti strutturati e un milione e ottocento mila studenti, quindi dire che sono tanti è relativo. Ma, che siano tanti o che siano pochi, va comunque ascoltata la ragione. Io in questo momento nelle ragioni espresse, in modo particolare da alcuni di loro, contrappongo il bene pubblico“.
La ministra Messa: “Poter usare il bene pubblico è prioritario rispetto a un concetto di libertà individuale”
Quindi, ha pi concluso la ministra, ”Poter usare il bene pubblico è prioritario rispetto a un concetto di libertà individuale. Se questa libertà viene limitata da aspetti sanitari, è limitata in sé. È un discorso un po’ filosofico”.
Max