Unica squadra del campionato a vincere dopo gli impegni di coppe europee (in attesa della Fiorentina impegnata stadera al Franchi contro l’Atalanta) e alla terza vittoria consecutiva senza subire reti (era già successo nel girone d’andata a cavallo tra l’ottava e la decima giornata ma con due reti al passivo), la Roma di Mourinho mette la freccia e allunga con decisione in zona Champions.
Ora i punti di vantaggio sulla quinta in classifica, l’Inter che dovrà scendere all’Olimpico fra quattro giornate, sono ben 5 e la prospettiva è quella di poter gestire con meno affanno gli impegni successivi sperando nella qualificazione alle semifinali dell’Europa League.
L’Udinese di Sottil, scarica e demotivata, non ha mai impensierito i giallorossi che hanno ritrovato il goal su azione di Pellegrini dopo ben 560 giorni (l’ultimo, contro l’Empoli era datato 3 ottobre 2021) e quello, bellissimo, di testa di Abraham che si candida per una maglia da titolare contro il Fejenoord. Prima, a sbloccare una gara non certo entusiasmante e da copione mourinhiano ci aveva pensato Bove, pronto a
ribattere in rete l’ennesimo rigore sbagliato. Stavolta dal dischetto si è esibito Cristante, chiamato da Mourinho a sostituire Pellegrini per non gravarlo di ulteriori responsabilità, ma il risultato è stato lo stesso: palo centrato e la sensazione che forse sarebbe stato meglio affidare a qualcun altro (Wijnaldum ed El Shaarawy tanto per fare due esempi) l’esecuzione dagli 11 metri.
Partita in controllo e senza emozioni fino al 67’ quando una sciocchezza colossale di Bove (un tentato e ripetuto dribbling in area circondato da avversari) ha costretto Mancini al fallo da rigore che un reattivo Rui Patricio ha parato a Pereyra.
Con Dybala pronto al rientro per la sfida con gli olandesi e una partita coi friulani vinta tutto sommato col minimo sforzo, la Roma vede finalmente la luce e pensa positivo in attesa dei riscontri del campo.
Con la certezza che pur non avendo Haaland si può giocare al calcio e segnare, come dimostra il bel goal di Abraham servito al meglio dal bel cross di Spinazzola. Mentre Belotti si è ancora una volta dannato l’anima facendosi notare più come assist man che tiratore (zero conclusioni in porta per lui ma nessun pallone giocabile).
Ecco, servire meglio gli attaccanti con automatismi di gioco perfezionati e movimenti coordinati sarebbe il miglior viatico per un finale di stagione da ricordare. Mentre si scopre che forse anche il quarto posto potrebbe non bastare per accedere alla prossima Champions se due squadre italiane dovessero vincere le due principali coppe europee. Cose da Roma…
Le pagelle di Roma- Udinese 3-0
Rui Patricio 7, Mancini 6, Smalling 6, Llorente 6, 6 (dal 74’ Zalewski ng),), Cristante 6,5, Bove 6, El Shaarawy 6 (dal 74’ Spinazzola 6), Pellegrini 6,5 (dall’89’ Tahiroviv ng), Wijanaldum 6,5 (dal 60’ Matic 6,5), Belotti 6 (dal 74’ Abraham 7).
All. Mourinho 6
Claudio Fontanini