Al via la terza edizione di Creative Living Lab, l’iniziativa promossa dalla Direzione generale creatività contemporanea (Dgcc) del ministero per i beni e per le attività culturali, per finanziare progetti di rigenerazione urbana attraverso attività culturali e creative.
Obiettivo di questa edizione, per la quale la Direzione generale creatività contemporanea stanzia oltre un milione di euro, è sostenere progetti di natura multidisciplinare, basati sulla creazione e sulla riqualificazione degli spazi di prossimità all’interno delle aree residenziali, al fine di sostenere un modello di sviluppo basato su processi collaborativi e di innovazione sociale. Le parole e i concetti chiave dei progetti devono essere: interazione, coesistenza, quotidianità, resilienza alle pandemie e comunità sostenibili.
Con la pandemia che ha stravolto i nostri stili di vita, la Dgcc intende avviare una riflessione su un tema ritenuto di grande urgenza: carenza di servizi e spazi di qualità nelle differenti realtà urbane del paese, utili ad accogliere in sicurezza e in condizioni favorevoli individui e comunità e a creare occasioni per costruire relazioni, confronto e integrazione.
“Il grande successo delle prime due edizioni di Creative Living Lab, che hanno visto la partecipazione di oltre 500 realtà territoriali, dimostra la validità di un’iniziativa in cui il MiBACT crede molto, tanto da aver aumentato ancora il budget, portandolo a oltre 1 milione di euro”, ha dichiarato dichiara Anna Laura Orrico, sottosegretario di Stato del ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. “Vogliamo dare un’opportunità a tutte quelle associazioni che agiscono attivamente sul territorio per recuperare e restituire alle comunità spazi abbandonati, aree industriali dismesse e beni comuni in disuso, ripensandoli con creatività e ingegno, trasformandoli in opportunità di sviluppo sostenibile, di rilancio sociale e culturale”.
Gli obiettivi di questa terza edizione sono: realizzare spazi attrezzati per nuove destinazioni e per attività che possono contribuire a trasformare la qualità dei servizi e degli spazi di comunità attraverso la creatività contemporanea; favorire il coinvolgimento delle comunità locali nei processi di rigenerazione urbana orientati al potenziamento delle dinamiche socio-culturali di crescita partecipata e al miglioramento della qualità della vita a delle economie locali; sperimentare e diffondere metodologie inclusive e aggregative per le comunità residenti, capaci di sviluppare il senso di identità e di appartenenza ai luoghi.
Verranno sostenuti i microprogetti di immediata realizzazione, innovativi e di qualità, in grado di trasformare le aree e gli spazi residuali in luoghi di scambio e apprendimento, accessibili, fruibili e funzionalmente differenziati, al fine di creare un rapporto sinergico tra ambiente e tessuto sociale, culturale ed economico.
L’avviso pubblico è rivolto a soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro, dedicati alla cultura e alla creatività contemporanea e radicati nei territori periferici, quali ad esempio: enti pubblici, fondazioni, associazioni culturali, enti del terzo settore senza scopo di lucro, università, centri di ricerca non profit, imprese sociali e di comunità non profit, società civile organizzata. Importante l’apporto di esperti di settore e di mediatori culturali come, ad esempio, architetti, paesaggisti, designer, artisti, registi, film-maker, fotografi, musicisti, performer, scrittori, psicologi, sociologi, antropologi.