“I dati israeliani” sulla terza dose di vaccino anti-Covid “ci dicono che è importante realizzare questa rivaccinazione, in particolare per i fragili e gli esposti”. Così all’Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’università Statale di Milano, commentando lo studio israeliano pubblicato sul ‘New England Journal of Medicine’ dal quale emerge come con una terza dose Pfizer porterebbe l’efficacia del vaccino a circa il 95% di protezione anche rispetto alla variante Delta.
“Vedremo poi come procede la stagione invernale – aggiunge Pregliasco – per comprendere meglio cosa fare in termini di strategia complessiva per tutta la popolazione e se accontentarci”. Ma “c’è da distinguere – chiarisce il virologo – per ora sugli immunodepressi stiamo facendo la terza dose perché invece che 2 ne devono fare 3, e la terza come minimo a 28 giorni dalla seconda, per gli altri si tratta di un richiamo dai 6 mesi in poi”.