I dati sui vaccini anti Covid “consolidano una riduzione a 6 mesi della percentuale di protezione quindi sicuramente c’è l’esigenza di una terza dose. Io credo che la protezione duri 9-12 mesi è chiaro che però sappiamo che c’è un lento digradare e soprattutto sui più fragili”. Così il virologo Fabrizio Pregliasco docente dell’Università Statale di Milano, commentando all’Adnkronos Salute l’ipotesi di un richiamo del vaccino anti-Covid a partire dalla fine dell’anno.
Del resto Pregliasco, primo tra i vaccinati il 27 dicembre 2020 nel V-day, non nasconde, anche per se stesso così come per molti suoi colleghi, “una certa angoscia” ora a entrare in contatto con persone contagiate. “Dopo una fase di tranquillità – dice – che avevamo acquisito c’è stata una certa perdita di serenità che comincia a farsi sentire”.
“Ritengo che questa tempistica – conclude il virologo – possa darci la possibilità di concludere il primo giro, per poi dedicarci di nuovo anche all’aspetto organizzativo dei richiami che non credo si faranno negli hub”.