Terza dose del vaccino: dunque il governo procede spedito e, come annunciato pochi giorni fa dal premier Draghi, poco fa il ministro della Salute ha confermato la notizia, dando anche la tempistica: “La terza dose di vaccino anti-Covid ci sarà”.
Nello specifico, ha aggiunto Speranza, visto che “su questo punto si sono espressi molto chiaramente sia l’Ema, che l’Ecdc, noi partiremo sicuramente già nel mese di settembre per le persone che hanno fragilità di natura immunitaria, penso ad alcune categorie di pazienti oncologici, ai trapiantati e a coloro che hanno avuto una risposta immunitaria fragile rispetto alla somministrazione delle prime due dosi”.
In particolare ha poi tenuto a rimarcare il ministro, premesso quindi che “nel mese di settembre partiranno queste prime terze dosi, poi continueremo ad analizzare tutti i dati, e con tutta probabilità la campagna della terza dose continuerà e naturalmente continuando a tenere come bussola la questione della fragilità: quindi da un lato le persone più anziane, ultra80enni, dall’altro ad esempio chi vive nelle Rsa, dove si è pagato un prezzo altissimo, e la stessa cosa può valere per il personale sanitario: sono le prime categorie che hanno ricevuto il vaccino e con tutta probabilità da quelle si partirà. I nostri organismi, l’Aifa, il Cts, si esprimeranno”, anche se, ha rimarcato ancora, “penso che già nel mese di settembre si partirà“.
Del resto, ha poi aggiunto il titolare della Salute, “Se abbiamo passato il mese di agosto con restrizioni limitate, se abbiamo avuto una vita molto diversa rispetto a quella che abbiamo conosciuto in passato, quando le restrizioni erano molto più forti, questo è avvenuto grazie soprattutto ai vaccini. Questa è la verità. Per questo il mio messaggio continua ad essere molto netto alle persone che non hanno ancora avuto il vaccino, a chi lo ha avuto e sarà chiamato a fare una terza dose: il vaccino è la chiave per aprire la porta di una stagione veramente diversa. Quindi bisogna continuare a vaccinarsi, vaccinarsi, vaccinarsi“.
Infine, riguardo al fatto che, mentre da un lato ci si sta prodigando per assicurare la vaccinazione ai paesi più poveri, possa sembrare un’incongruenza che invece da noi già si lavora alla terza, Speranza ha replicato che “le due cose si devono tenere insieme. Non possiamo disperdere il livello di protezione che abbiamo raggiunto nei Paesi dove la campagna è già avanti; sarebbe un errore perché significherebbe tornare indietro, ma contemporaneamente però – ha chiarito – bisogna fare una grande operazione in tutti gli altri Paesi del mondo. Le cose non devono essere una alternativa all’altra“.
Max