“La vaccinazione Covid e quella antinfluenzale viaggiano su due binari separati e quindi paradossalmente non ci sarebbe nessun problema a farle insieme. Se pensiamo che si sta lavorando a un vaccino che ha contemporaneamente all’interno il virus dell’influenza e Sars-CoV-2, non c’è nessuna correlazione problematica. Ma ragionevolemente si può pensare di fare le dosi a distanza di un paio di settimane. Quindi, se una persona fa la terza dose Covid a dicembre, il 15 novembre si può vaccinare con l’antinfluenzale. Ricordo che quest’ultima vaccinazione andrebbe fatta dalla metà di ottobre fino alla metà di dicembre”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, commentando l’imminente avvio della campagna contro l’influenza stagionale.
“E’ molto importante che tutte le persone a rischio si vaccinino contro l’influenza. Sono stato sempre un sostenitore dell’immunizzazione antinfluenzale per tutti, da 0 a 100 anni. Anche perché è evidente che si userà meno la mascherina, sicuramente all’aperto, ma immagino anche in alcuni ambienti chiusi, ed è probabile che il virus tornerà a circolare dopo 2 anni di quasi assenza che ci ha portato anche ad essere ‘desensibilizzati’ proprio per la bassa circolazione”, sottolinea ancora all’Adnkronos Salute.
“Finché il virus circolava ogni anno – osserva l’esperto – sia chi si immunizzava e sia chi faceva la malattia produceva anticorpi. Ora dopo 2 anni di assenza serve attenzione, perché potrebbe colpire soggetti che hanno una minore capacità di difesa immunitaria”.