La corte d’Assise di Milano ha dichiarato l’estinzione della pena per prescrizione per Luigi Bergamin, il terrorista costituitosi in Francia all’indomani degli arresti contro alcuni ex terroristi. Lo conferma all’Adnkronos l’avvocato Giovanni Ceola. Solo ieri, nell’incidente di esecuzione davanti alla corte presieduta dal giudice Ilio Mannucci Pacini, il pm di Milano Adriana Blasco aveva chiesto di rivalutare la prescrizione di Bergamin rispetto alla condanna a 27 anni diventata definitiva l’8 aprile 1991 per i delitti di Antonio Santoro e Andrea Campagna. Secondo il pm erano due i motivi per cui la prescrizione non sussisteva: nel caso del delitto di Santoro (23 anni di condanna) era intervenuta un’ordinanza declaratoria di delinquenza abituale che blocca definitivamente la prescrizione, nel caso dell’omicidio Campagna invece non andava tenuto conto della decisione della corte d’assise di Milano del 2008 che ha dichiarato prescritto il reato per cui Bergamin è stato condannato solo a 2 anni.
Per il rappresentante dell’accusa l’omicidio di Campagna non va calcolato “in continuazione”, ma in quanto tale e dunque la condanna ‘virtuale’ non può essere inferiore a 21 anni, portando così la pena definitiva che l’ex terrorista deve scontare a 18 anni 11 mesi e un giorno (2 anni in più della pena attuale). Di diverso avviso la difesa di Bergamin che ritiene pacifica la prescrizione dichiarata dalla corte d’assise sull’omicidio Campagna e per quanto riguarda l’assassinio del maresciallo Santoro si appella al fatto che pende un giudizio di impugnazione sulla recente ordinanza riguardo la delinquenza abituale: in quanto non definitiva non può essere applicata al caso è dunque tutto si è prescritto l’8 aprile scorso. Oggi la corte ha dato ragione alla difesa.