Due individui di nazionalità egiziana, uno algerina, e un quarto risultante attualmente allestero, sono stati arrestati per associazione con finalità di terrorismo internazionale (art. 270 bis del c.p). Loperazione, condotta dal Ros, e coordinata dal sostituto procuratore Federico Manotti, hanno individuato un gruppo egiziano (organizzato su base familiare e stanziato tra la Liguria e la Lombardia), che diffondeva via web materiale jihadista, con lo scopo di instradare combattenti dal nord Africa in territorio siriano (e anche in Libia) per conto del sedicenteStato Islamico(Daesh). Lopera di propaganda e proselitismo, svoltaesclusivamente sulla rete, avveniva non solo mediante canali riservati ma, ricorrendo a pseudonimi e account fittizi, anche sui più diffusi social media. Il materiale divulgato a numerosi contatti era in parte direttamente ottenuto da al-Hayat Media Center, organo di propaganda ufficiale dellautoproclamato Stato Islamico. Come appurato infatti dai discreti ma capillari servizi di monitoraggio, gli inquirenti hanno documentato la condivisione in via riservata delgiuramento di fedeltà(bayah)al califfo Abo Bakr Al Baghdadi, poi pubblicato in chiaro sulla piattaforma Facebook da un altro indagato. La formula ricalca, con alcune opportune varianti, il testo già emerso in altri contesti investigativi. Le indagini del Ros, hanno evidenziato che i quattro soggetti avevano debitamente volutamente conformato al vissuto occidentale il loro atteggiamento e le abitudini, in modo così daevitare riferimenti anche solo velatamente religiosio di appartenenza al mondo islamico. Oltre a perquisizione e controlli tenuti nelle province di Savona, Milano e Torino, i carabinieri hanno eseguito a Finale Ligure (Savona), Cassano dAdda (Milano) e Torino tredecreti di fermoemessi dalla Procura Distrettuale Antiterrorismo di Genova.
M.