“Ritengo importante riferire sui temi del terrorismo internazionale di matrice religiosa ed e’ per questo che ho dato la mia disponibilita’ ai presidenti dei due rami del Parlamento a recarmi prontamente alle Camere”. Lo afferma e’ il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Intanto da Fabrizio Cicchitto, presidente della commissione Esteri della Camera, lancia l’allarme: “L’Italia ha davanti la Libia, con una guerra civile in corso. Se le cose vanno male, di immigrati ne possono arrivare un milione, altro che i 100.000 arrivati fin qui”, spiega il deputato Ncd ad Agora’ su Rai Tre.
“Per circa un anno – riprende – e’ stata sottovalutata una situazione, un terrorismo che si fa esercito e che punta a diventare uno Stato, un califfato”. “L’Occidente – dice ancora – ha commesso una catena di errori: il primo e’ stato l’eliminazione di Gheddafi, senza sapere cosa veniva dopo. Poi il secondo intervento in Iraq, con una parte dei sunniti che oggi arriva a costituire questo nucleo militare terroristico.
Anche il re dell’Arabia Saudita mette in guardia. Le prime vittime sono gli stessi islamici, poi l’Occidente. Altro errore e’ stato non sostenere la rivolta siriana quando serviva”.
Ieri, dopo la macabra esecuzione del secondo giornalista Usa da parte dell’Isis, il premier Matteo Renzi ha detto che “di fronte a un atto tanto raccapricciante, ci e’ sempre piu’ chiaro quale sia la frontiera, quella della democrazia contro la barbarie”. Poi, nella sua qualita’ di presidente di turno dell’Unione Europea, ha espresso la necessita’ che ci sia massima determinazione nella lotta contro la minaccia del fanatismo.