TERRORISMO – FONTI DELL’INTELLIGENCE RIVELANO CHE LA GRAN BRETAGNA, TERRA DI FOREIGN FIGHTERS, SAREBBE UNO DEI PROSSIMI OBIETTIVI DELL’ IS

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    Puntuali, con l’entrata attiva della Gran Bretagna nei raid aerei in Siria, anche per gli inglesi arrivano le minacce di possibili, imminenti, attacchi terroristici. Nello stilare l’attuale situazione europea in merito all’esposizione di eventuali attentati, e dopo aver dato per scontata la fuga di Abdeslam, la Cnn, avrebbe raccolto confidenze dall’anti-terrorismo secondo cui la Gran Bretagna sarebbe nel mirato dei jihadisti. D’altra parte anche gli inglesi hanno subito la ‘radicalizzazione’ di numerosi giovani cittadini di origini musulmane, partiti alla volta dello Stato Islamico, dove si sono poi ‘distinti’ per le efferate gesta mediatiche (vedi decapitazioni e sgozzamenti vari), rimbalzate nei media di tutto il mondo. Pensiamo ad Aine Lesley Davis e a Jihadi John. Dunque la probabilità che tali collegamenti, unitamente al rientro silente di alcuni radicalizzati ‘a casa’, esporrebbe ulteriormente la Gran Bretagna ad evidenti probabilità di attacchi, è più che legittima. Tornando al ‘pluri-ricercato’ Salah Abdeslam, la domanda è dove possa esser fuggito, ed aiutato da chi. Il giovane infatti, rifiutando di farsi saltare – essendo equipaggiata con la cintura esplosiva – avrebbe sollevato le ire del califfato, che lo ha pubblicamente accusato di codardia. Una sorta di tradimento alla causa per la quale su di lui penderebbe addirittura una condanna a morte da parte dell’Is stesso. “E’ entrato nel panico, era spaventato quando ha chiamato i suoi amici per farsi andare a prendere a Parigi”, rivelarono fonti ben informate circa lo stato psicologico del terrorista parigino, che dunque avrebbe poche possibilità di gloria in Siria, Ed i continui blitz operati in queste settimane dalle unità speciali del Belgio, lasciano aperto uno spiraglio di certezza che Salah potrebbe veramente esser ancora nascosto nei dintorni. Ma sono solo supposizioni.

    M.