E’ vero: vola sull’acqua ma, rispetto alla media, con una certa frequenza, capita che gli aliscafi (per altro anche costosi), finiscano al centro di incidenti, o danneggiamenti.
Così, nel calcolo delle probabilità, che sono una costante per chi si occupa di ‘contrattempi’, vista la mole di viaggi dettata dall’incremento del turismo estivo, ‘puntuale’ è arrivato il ‘danno’.
Ne sanno qualcosa quanti si trovavano a bordo del potente aliscafo diretto ad Ischia che, partito dal porto di Napoli, prendendo il largo è andato a sbattere contro la banchina del molo San Vincenzo. L’impatto è stato fortunatamente ‘attutito’ dal fatto che, transitando ancora all’interno dello spazio portuale, la potente imbarcazione non stesse ancora viaggiando ad alti giri.
Terrore a parte, il bilancio parla di 28 passeggeri rimasti feriti, tre dei quali più gravemente, ma non in pericolo di vita. Tuttavia vi sono stati momenti di autentico panico per la presenza a bordo di una neonata che, nell’impatto avrebbe sbattuto la testa. Subito imbarcata su una motovedetta della Guardia Costiera, e trasportata urgentemente in ospedale, dalle prime notizie giunte è stato affermato che anche lei non sarebbe in pericolo di vita.
Resta da capire come sia potuto capitare un simile incidente, soprattutto in un contesto ‘riparato’ e ben conosciuto dai marinai alla guida del mezzo. Dalle prime ipotesi avanzate, quella più convincente è che potrebbero esersi verificate delle improvvise avarie al motore…
Max