TERREMOTO NEPAL, ESTRATTI VIVI UN RAGAZZO DI 15 ANNI E DUE DONNE DOPO 5 GIORNI


 Il terremoto in Nepal dovrebbe avere un bilancio finale intorno alle 9mila vittime, con danni agli edifici per circa 3,5 miliardi di dollari. Lo indicano i modelli matematici del sito earthquake-report.com, il più grande database indipendente sui terremoti al mondo – che si basa su diversi tipi di dati, dai tweet alle segnalazioni delle stazioni sismologiche – in 60 lingue. “In questo momento i nostri modelli ci danno una media tra gli 8mila e i 9mila morti, ma non escludono che si arrivi a diecimila – spiega James Daniell del Karlsruhe Institute of Technology, cofondatore del sito, a Scientific American -. Per quanto riguarda i danni alle infrastrutture prevediamo fra i tre e i 3,5 miliardi di dollari, a cui andranno aggiunti 5-5,5 miliardi di dollari per la ricostruzione che potrebbero crescere se si deciderà di costruire infrastrutture migliori. A questo va aggiunto l’eventuale calo del turismo, che porta ogni anno circa un miliardo di dollari al paese, e che però è difficile da stimare”. Il valore dei danni è relativamente basso, sottolinea Daniell. “Questo non è dovuto però all’impatto del terremoto, che invece ha portato una grande distruzione – spiega -, ma alla povertà del Paese. Il valore di tutte le infrastrutture della regione non supera i 40 miliardi di dollari”. Dalle macerie del terremoto nepalese dopo 5 giorni emerge, vivo, un ragazzo di quindici anni. Il giovane è stato trovato tra i resti di un palazzo di 7 piani di Kathmandu e per tirarlo fuori hanno lavorato durante la notte un team dell’Usaid affiancata da soccorsi nepalesi mentre molte persone erano in attesa. Appena estratto è scoppiato un applauso: il ragazzo, che era rimasto intrappolato tra due piani crollati, è stato portato via in barella, con il viso coperto di polvere. Poi, il Centro nazionale operazioni di emergenza (Neoc) nepalese ha reso noto, in un tweet, che due donne sono state estratte vive dalle macerie a Dadhikot, quartiere di Kathmandu, e Bhaktapur, località vicina alla capitale. Ieri il salvataggio di un neonato di appena quattro mesi. Intanto la Farnesina aveva fatto sapere che “al momento è sceso a tre il numero dei connazionali che l’Unità di Crisi sta ancora cercando di rintracciare” in Nepal