Terremoto in Nepal: sale a 2500 il bilancio delle vittime di Stefano Pantano
Tre potenti scosse di terremoto tra ieri e oggi hanno messo in ginocchio il Nepal. Ieri alle ore 11:56 (le 8:11 italiane) un fortissimo sisma di magnitudo 7.9 ha colpito a metà strada tra la capitale Kathmandu e la città di Pokhara. Si tratta della scossa più forte da 81 anni a questa parte. Mezzora dopo se ne è verificata unaltra di magnitudo 6.4. Ingenti i danni provocati agli edifici cittadini, come la secolare torre di Dharahara situata nella Piazza Durbar di Katmandu e già patrimonio dellUNESCO. Il sisma è stato avvertito anche in India, Bangladesh e Tibet causando danni e diversi morti. Il bilancio in Nepal è di circa 2500 vittime e oltre 6200 feriti. Oggi alle 12:54 (le 9:09 italiane) unaltra forte scossa di assestamento ha colpito lo stato dellAsia meridionale. È durata circa due minuti ed era di magnitudo 6.7 con epicentro a circa 17 km a sud di Kodari . Le scosse hanno creato problemi anche sul monte Everest dove si sono verificate delle valanghe che hanno colpito i campi base 1 e 2 causando 22 morti. Al momento risultano dispersi quattro speleologi italiani del Soccorso Alpino che stavano affrontando una spedizione nel villaggio di Langtang, travolto da una valanga. Il governo nepalese ha decretato lo stato di calamità nazionale visto lo sciame sismico che portato finora a circa 30 scosse di varia intensità. È stato riaperto laeroporto internazionale Tribhuvan di Kathmandu per consentire larrivo di aiuti umanitari.
LItalia ha disposto immediatamente un aiuto di emergenza per un ammontare di 300 mila euro. Lo fa sapere il Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in un comunicato riportato dal sito della Farnesina: Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni esprime la propria vicinanza al Nepal, colpito questa notte da un tragico sisma, e segue costantemente lo sviluppo degli avvenimenti. Con l’obiettivo di contribuire alla drammatica situazione, il Ministro ha immediatamente disposto un aiuto di emergenza per un ammontare di 300.000. Il finanziamento verrà canalizzato attraverso la Federazione Internazionale della Croce Rossa (FICROSS) e consentirà alla Società nazionale della Croce Rossa nepalese di realizzare attività di primo soccorso in favore delle vittime. Attraverso questo contributo, verranno in particolare realizzate attività di ricerca dei sopravvissuti e di soccorso ai feriti, la distribuzione di generi di prima necessità (scorte alimentari, acqua potabile, coperte) e verrà garantito un alloggio di fortuna alla popolazione civile evacuata dalle abitazioni danneggiate.