Sono ancora vive in tutti noi le terribili immagini del terribile tsunami che, a seguito di un forte terremoto, che nel maro del 2011 sconvolse il Giappone, provocando vittime e danni immensi. Senza contare poi l’enorme pericolo costituito dal reattore nucleare di Fukushima, i cui danni turno però in parte contenuti.
Ebbene poco fa, alle 15.36 da noi (le 23.36 l’ora locale), il paese del sol levante è nuovamente tornato a tremare a causa di una ‘botta sismica’ a dir poco paurosa, che la Jma (Japan meteorological agency), ha misurato di una magnitudo pari a 7.3. Tanto per dare idea di cosa stiamo parlando, parliamo di una scossa la cui intensità è stata misurata come 6 su una scala giapponese di misurazione, che prevede 7 livelli-
Come riferito sempre dal Jam, il sisma è stato localizzato nella regione del Tohoku, a nord-est delle coste nipponiche, nello specifico a circa 60 chilometri di profondità, nello specchio d’acqua – ‘fatalità’ – antistante proprio Fukushima.
Immediatamente è stato diffuso l’allarme tsunami. Tuttavia secondo l’agenzia meteorologica giapponese, questa volte le onde non dovrebbero superare il metri ma, nel frattempo, è meglio prepararsi al peggio.
Al momento non sono ancora giunte notizia di vittime o danni particolari anche se, per ovvi motivi: sono infatti saltati sia i collegamenti telefonici che elettrici, con almeno 2 milioni di famiglie, e altissime aziende, rimaste senza luce.
In ogni caso, al di là dei numeri che ad ore pensiamo ci restituiranno un bilancio differente in termini di danni e vite umane, c’è da sottolineare l’enorme ed attenta politica edilizia che da secoli riesce a far convivere milioni di persone con un territorio ad altissima densità sismica, e questo ha concorso negli anni a limitare sempre di più sia i danni che le vittime.
Basti pensare che il devastante sisma che nel 2009 distrusse il centro Italia, radendo letteralmente al suolo l’Aquila, fu di una magnitudo di 5.9…
Max