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Terremoto Campi Flegrei: diteci la verità

Seguita da un’altra scossa di terremoto di magnitudo 3.2 nel Catanzarese, a Napoli la terra trema ancora.  Nuovo terremoto proprio in queste ora a Napoli.

La scossa, con epicentro sempre ai Campi Flegrei e di magnitudo 2.2 dopo quella serata di ieri di magnitudo 4.0  è stata percepita alle 4.15 e si è verificata a un km di profondità.

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Panico, ma niente danni. In tanti sono scesi per strada senza però denunciare danni a cosa o persone. La scossa è stata sentita anche dai residenti a Pozzuoli, nei quartieri napoletani di Bagnoli, Agnano, Fuorigrotta, e Pianura, fino a a Licola e Quarto, in provincia di Napoli.

In precedenza si era avvertita una scossa di terremoto di magnitudo 4 nella stessa zona, dove è in corso un vero uno sciame sismico.. Il sisma è stato individuato dalla Sala Operativa INGV-OV (Napoli) con epicentro ai Campi Flegrei alle 22:08:26 ora italiana a una profondità di 3 km.

I Campi Flegrei per chi no lo sapesse rappresentano un’area vulcanica attiva situata a ovest di Napoli, che comprende i comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania e anche un pezzo di Napoli.

Il nome Campi Flegrei, dal greco “campi ardenti”, implica la natura vulcanica dell’area. A differenza del più noto Vesuvio, non hanno una struttura vulcanica principale: si tratta di un campo vulcanico attivo da più di ottanta mila anni, con vari centri vulcanici in quell’area definita caldera.

Si tratta dello sprofondamento di un’area a causa del crollo del tappo magmatico a seguito di due grandi eruzioni: l’Ignimbrite Campana di quarantamila anni fa, e il Tufo Giallo Napoletano (15.000 anni).

“Non ci dicono la verità”, dicono in strada i cittadini scesi ieri notte preoccupati. “Mi sembrava che casa crollasse”, affermano.