I carabinieri di Terni hanno emesso un provvedimento di divieto di avvicinamento nei confronti di un uomo di 39 anni, accusato di atti persecutori nei confronti della sua ex compagna. La misura cautelare, disposta dal giudice per le indagini preliminari, è stata applicata dopo un’indagine avviata su denuncia della donna. L’uomo, residente a Terni, avrebbe perseguitato l’ex partner con telefonate minatorie, messaggi intimidatori e pedinamenti, creando un clima di ansia e paura. Le indagini hanno portato alla raccolta di prove significative, che hanno giustificato l’adozione del divieto e l’uso del braccialetto elettronico per monitorare l’individuo.
La vittima ha accusato l’ex compagno, anche lui straniero e residente a Terni da molti anni, di atti persecutori dopo la fine della loro relazione. Dalle indagini condotte dalle forze dell’ordine, è emerso che l’uomo aveva perseguitato l’ex partner con comportamenti ossessivi e violenti. Tra le accuse ci sono ripetute telefonate, messaggi intimidatori e frequenti pedinamenti, che hanno generato nella donna uno stato di costante ansia e paura per la propria sicurezza personale, costringendola a cambiare le sue abitudini quotidiane per evitare di incontrarlo.
Aggiornamento ore 10.00
A fronte delle prove raccolte durante le indagini, coordinate dalla Procura di Terni, l’autorità giudiziaria ha emesso un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da lei frequentati. Questa decisione è stata presa dal giudice per le indagini preliminari (gip) sulla base degli elementi di prova che hanno dimostrato il comportamento persecutorio dell’uomo nei confronti dell’ex compagna. Inoltre, per garantire un controllo più rigoroso, le autorità hanno disposto l’uso di un braccialetto elettronico per il 39enne, consentendo il monitoraggio a distanza dei suoi movimenti e assicurando il rispetto del divieto di avvicinamento imposto.
Aggiornamento ore 10.30
La condotta persecutoria dell’uomo ha avuto un impatto significativo sulla vita della giovane donna, che si è trovata costretta a modificare le sue abitudini quotidiane per evitare ulteriori incontri indesiderati. La gelosia ossessiva e il comportamento violento dell’ex compagno hanno creato un clima di terrore e insicurezza, minando la sua serenità e libertà personale. La decisione del gip di disporre il divieto di avvicinamento, insieme all’uso del braccialetto elettronico, rappresenta un’importante misura di tutela per la vittima, offrendo una maggiore protezione contro possibili future minacce o aggressioni da parte dell’uomo.
Aggiornamento ore 11.00