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Termovalorizzatore Roma – Aperta la busta con il progetto, Gualtieri: “Avanti tutta per aprire il cantiere tra fine 2024 ed inizio 2025”

Questa mattina è stata aperta la busta dei documenti amministrativi relativi alla partecipazione del bando pubblico per la realizzazione del termovalorizzatore di Roma i cui termini erano scaduti sabato scorso.

L’unica offerta arrivata vede Acea Ambiente come capogruppo di un Raggruppamento temporaneo d’impresa che comprende anche Suez Italia, Vianini Lavori, Hitachi e Rmb.

Termovalorizzatore Roma, l’obiettivo è quello di arrivare all’aggiudicazione definitiva entro il prossimo luglio, il tutto dovrebbe poi completarsi entro la fine dell’anno

Dunque, Roma Capitale ha già dato inizio alla procedura di valutazione di completezza della documentazione presentata, completata la quale verrà nominata la Commissione per la valutazione degli aspetti economico-finanziari e di quelli tecnici.

Tale commissione sarà presieduta da un Dirigente di Roma Capitale e composta da due autorevoli esperti del settore.

L’obiettivo è quello di arrivare all’aggiudicazione definitiva entro il prossimo luglio per poi passare alla fase che prevede la predisposizione del progetto esecutivo e delle ulteriori verifiche, insieme alla conferenza dei servizi e alla procedura di VIA; il tutto dovrebbe completarsi entro la fine dell’anno.

Termovalorizzatore Roma, il Sindaco Gualtieri: “Vogliamo cancellare una volta per tutte il ricorso alle discariche e la vergogna di un modello costoso, inquinante e inefficiente”

La presentazione dell’offerta arrivata dal raggruppamento guidato da Acea è un’ottima notizia per la città: ora avanti tutta per aprire il cantiere del termovalorizzatore tra la fine del 2024 e l’inizio dell’anno prossimo – ha annunciato il Sindaco Roberto Gualtieri – Quello concluso stamattina è stato un passaggio determinante e da oggi comincia una nuova fase operativa con l’obiettivo di arrivare all’aggiudicazione definitiva prima dell’estate. Roma vuole rivoluzionare il suo ciclo dei rifiuti per trattarli in proprio e costruire finalmente un’autonomia impiantistica come tutte le altre capitali europee e le grandi città italiane hanno già fatto: vogliamo cancellare una volta per tutte il ricorso alle discariche e la vergogna di un modello costoso, inquinante e inefficiente”.

Max

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Max Tamanti