Con questo provvedimento tale complesso termale, per metà di proprietà regionale e per metà del Comune di Viterbo, sarà affidato a un soggetto privato da selezionare con procedura ad evidenza pubblica, in grado di offrire tutte le garanzie necessarie a realizzare un complesso funzionale ed efficiente, capace di far nascere un polo strategico dal punto di vista economico, turistico e occupazionale nel territorio, come si legge nella relazione introduttiva. Il provvedimento – ha spiegato lassessore al Bilancio, patrimonio e demanio, Alessandra Sartore – dà attuazione a una legge di riordino del sistema termale risalente al 2000 che ha disposto il trasferimento degli stabilimenti termali di proprietà Inps alle Regioni, alle province autonome e ai comuni, in base a specifici piani di rilancio approvati dalle singole amministrazioni. La proprietà dello stabilimento termale è passata inizialmente dallInps alla Regione Lazio che con la legge dassestamento di Bilancio del 2008 ha previsto la costituzione di una società a capitale interamente pubblico, capitalizzata in parti uguali dalla Regione Lazio e dal Comune di Viterbo, per la promozione e realizzazione degli stralci funzionali del piano di rilancio delle terme formulato nel 2001. Oggi le società partecipate dalle pubbliche amministrazioni sono viste di malocchio, così si è preferito passare attraverso laffidamento a un soggetto privato, nella speranza che il rilancio di queste terme dia sviluppo e occupazione, ha concluso lassessore Sartore. Il provvedimento raccoglie ampio consenso, seppure con motivazioni diverse e con alcune precisazioni sulle modalità di attuazione. Il consigliere Daniele Sabatini (Ncd), intervenuto in sostituzione di Di Paolantonio, ha espresso parere favorevole nella votazione finale, dopo però aver manifestato, nel corso della discussione, forti preoccupazioni per i rifiuti in arrivo da Roma autorizzati dalla Regione, presso limpianto che dista appena due chilometri dalle ex Terme Inps. Particolarmente soddisfatto il consigliere Riccardo Valentini (Per il Lazio), intervenuto in sostituzione di Carrara. Due soli gli astenuti: la consigliera Valentina Corrado (M5s), perché intende presentare alcuni emendamenti in Aula, in particolare per rendere più cogente la disposizione relativa allaggiornamento del piano di rilancio del complesso termale, e Giancarlo Righini(FdI), secondo il quale nel testo di legge dovrebbero essere inserite norme relative alla funzione di controllo della Regione sullattuazione del piano di rilancio del complesso termale. La proposta di legge regionale, che ha già ottenuto lunanime parere favorevole dalla commissione Attività produttive in sede secondaria, adesso è pronta per la discussione in Consiglio.