Tensioni in Russia, dove almeno cinquanta persone sono state arrestate nelle manifestazioni, organizzate in 23 città della federazione, contro la detenzione di Aleksej Navalny. Tra i manifestanti fermati dalla polizia anche due delle principali alleate dell’oppositore del presidente Vladimir Putin: la portavoce Kira Yarmish e la legale del Fondo anticorruzione Liubov Sobol. Le notizie dei due fermi sono state date dalla testata online Medusa e da MediaZona.
“La detenzione dei sostenitori di Navalny prima delle proteste programmate in Russia sono deplorevoli – ha twittato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel – Le autorità devono rispettare il diritto di riunione. Esorto affinché a Navalny vengano concesse le cure mediche necessarie e di qualità che sia rilasciato dalla detenzione”.
The detention of supporters of Alexey #Navalny in advance of planned protests in #Russia today are deplorable.
Authorities must respect the right to assembly.
I urge that the necessary and quality medical care be granted to Alexey Navalny and that he be released from prison.
— Charles Michel (@eucopresident) April 21, 2021
Il principale oppositore di Putin, avvelenato in agosto con il Novichok, è in prigione per una condanna del 2014 per violazione di libertà vigilata che la Corte europea dei diritti dell’uomo ha definito irragionevole. Da settimane ha iniziato uno sciopero della fame ed è ormai in condizioni critiche, come denunciato dalla sua portavoce Kira Yarmysh nei giorni scorsi. La vicenda ha coinvolto anche settanta tra importanti scrittori, accademici, premi Nobel, attori, che hanno lanciato un appello affinché Navalny possa ricevere cure adeguate. Dall’altra parte ieri le autorità russe, che hanno definito “soddisfacenti” le condizioni del dissidente, hanno annunciato che è stato trasferito in un ospedale per detenuti a 200 km da Mosca.