Si continua a parlare del comune sforzo da parte di Russia e Turchia, per prodursi in una de-escalation rispetto alle tensioni seguite allabbattimento del caccia russo. Ma non cè giorni che passi senza che ciascuno dei due paesi non dica la usa. E se ieri dalla Russia è giunto larresto di una cinquantina di imprenditori turchi (a Krasnodar per partecipare a unimportante fiera agricola), oggi è toccato ad Erdogan in persona dire la usa. Il presidente turco infatti, avrebbe invitato i russi a “non giocare con il fuoco. Putin ha detto che ’chi usa un doppio standard riguardo il terrorismo, gioca con il fuoco’ ha sottolineato Erdogan – Sono pienamente d’accordo con lui. Sostenere il regime di Bashar al-Assad in Siria, che ha ucciso 380mila persone nella stessa Siria, è giocare con il fuoco – ha aggiunto il premier turco – Colpire gruppi dell’opposizione che godono di legittimità a livello internazionale con il pretesto di combattere contro Daesh è giocare con il fuoco .E sfruttare un incidente – ha aggiunto -come scusa per tormentare i nostri cittadini che sono in Russia per partecipare a una fiera è giocare con il fuoco. Colpire in modo irresponsabile camion nella regione che potrebbero essere lì per attività commerciali o umanitarie è giocare con il fuoco. Invitiamo calorosamente la Russia a non giocare con il fuoco”. In merito poi, oltre che allarresto degli imprenditori, alle dure contestazioni subite dallambasciata turca a Mosca, il presidente Erdogan (che lunedì incontrerà a Bruxelles Stoltenberg, segretario della Fao) ha definito “inaccettabili” le reazioni di Mosca, chiedendo a Putin dincontrarsi in occasione del Cop21 di Parigi il 30 novembre. Inoltre, Erdogan lunedì a Bruxellesincontrerà il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. E mentre la Turchia ha anche annunciato lo stop ai raid dei suoi aerei in Siria, tiene a precisare di non aver ricevuto da Mosca nessuna notifica ufficiale di embargo per l’abbattimento del suo Su-24 sul confine con la Siria. Sul fronte dei raid invece, stamane lOsservatorio siriano per i diritti umani ha denunciato che è stata colpita erroneamente la Huttin School provocando 12 morti, tra cui 5 bambini.