Tempi cupi per Radio Radicale. Si spegne Massimo Bordin

    Tempi duri per Radio Radicale: si è spento Massimo Bordin, timbro storico di Radio Radicale. A dare l’annuncio la stessa Radio, in diretta. Bordin aveva 67 anni e soffriva di un male ai polmoni. Direttore di Radio Radicale dal 1991 al 2010, era celebre per la rassegna stampa mattutina, dal titolo “Stampa e Regime,” format con grande seguito. 
     

    Addio a Massimo Bordin: vita legata da sempre a Pannella

    Una carriera, quella di Bordin, legata a doppio filo con Radio Radicale e il leader Marco Pannella, che svolse per lui il doppio ruolo di editore ed amico. Famose e seguite le loro discussioni in Radio nelle conversazioni domenicali, in cui Bordin faceva da interlocutore al compianto capo politico dei Radicali. E sono tempi tutt’altro che rosei, questi, per Radio Radicale, dopo che negli ultimi giorni si è tornati a parlare della convenzione, con il governo fermamente deciso a non rinnovare l’accordo fra Radio Radicale e lo Stato, per quanto riguarda il servizio di trasmissione delle dirette istituzionali. Una posizione che è stata recentemente ribadita da Vito Crimi:  “La posizione è molto chiara: l’intenzione del Governo, mia e del Mise è di non rinnovare la convenzione con Radio Radicale” aveva detto il sottosegretario all’Editoria, nel corso di convegno sull’informazione locale in Lombardia. Il 21 aprile la scadenza dell’accordo, e non sembra ci saranno ripensamenti: “Nessuno ce l’ha con Radio Radicale o vuole la sua chiusura ma sta nella libertà del Governo farlo. Il lavoro di Radio Radicale è stato svolto per 25 anni senza alcun tipo di gara e valutazione dell’effettivo valore di quel servizio. Ora la valutazione è stata fatta: esiste Rai Parlamento, un servizio pubblico, un canale istituzionale che trasmette le sedute parlamentari e delle commissioni”.