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Telelombardia, frasi razziste contro Lukaku: cacciato l’opinionista Luciano Passirani

“O c’hai 10 banane qui per mangiare che gliele dai, altrimenti …”. È questo l’unico modo per fermare Lukaku secondo Luciano Passirani, opinionista e dirigente sportivo che durante la trasmissione QSVS in onda su Telelombardia e Top Calcio 24, ha rivolto offese razziste nei confronti dell’attaccante dell’Inter Romelu Lukaku, che proprio dopo la gara contro il Cagliari si era scagliato contro il razzismo dopo aver ricevuto dei buu da parte della curva cagliaritana.

Dopo la frase incriminata Passirani è stato licenziato dal direttore della tv. L’episodio ha fatto il giro del mondo, tanto da essere stato ripreso da quotidiani storici come il Mirror, in Inghilterra. Eppure lo stesso Passirani aveva iniziato in modo molto più pacato la sua disamina su Lukaku: “Penso che Lukaku sia uno degli acquisti migliori che potesse fare evidentemente l’Inter – ha inzialmente detto – Io non vedo attualmente in Italia un giocatore come Lukaku o in nessun’altra squadra, né nella Juve, nell’Inter, nel Milan, la Roma, la Lazio …”.

Passirani licenziato, le accuse

A seguito dello spiacevole episodio è intervenuto il direttore del gruppo Mediapson Fabio Ravezzani, che senza mai nominare Passirani lo ha implicitamente sollevato dal suo incarico di opinionista prendendo le distanze dalla sua frase razzista: “Partite le polemiche e quant’altro, mi corre l’obbligo di fare una precisazione importante come direttore di questa emittente. Quest’oggi, oggi pomeriggio, è successo un fatto assolutamente imprevedibile, sicuramente non voluto, ma non per questo meno grave, perché un nostro opinionista, parlando di Lukaku e cercando di definire la forza di Lukaku, la sua totale capacità di essere determinante, quindi faceva una serie di complimenti a Lukaku, ha sciaguratamente scelto un’immagine pessima che poteva assolutamente dare spazio legittimamente a un’interpretazione razzista di Lukaku.

Siccome noi il razzismo lo abbiamo combattuto, lo combattiamo, lo combatteremo sempre da questa emittente, a volte anche con dei costi personali, abbiamo subito delle aggressioni e un attentato per aver stigmatizzato il razzismo allo stadio di San Siro, non possiamo tollerare che anche involontariamente, anche senza rendersene conto, una persona che parla per ore e può, capita a tutti, dire delle cose sbagliate, dire delle cose imprecise, si possa lasciar andare a un commento senza rendersi conto che anche involontariamente può assumere e assume una valenza razzista”.

Non con molto dispiacere non potremo invitare più questa persona, che è stato il primo a scusarsi, così come immediatamente il conduttore Alfio Musmarra, si era veramente ripreso per questa frase (?) facendo il suo dovere di buon conduttore, però ce ne scusiamo ancora, io come direttore me ne sento comunque responsabile e l’unica cosa che possiamo fare, obtorto collo, è non invitare questa persona che per la prima volta in vita sua ha usato un termine di questo genere, ma che noi non tolleriamo, non tolleriamo perché anche su una battuta si può in qualche modo ferire una cultura che deve essere senza se e senza ma contro ogni forma di razzismo”, ha concluso Ravezzani.