L’ex consigliere di amministrazione Telecom Italia Elio Catania, ex consigliere di amministrazione Telecom Italia, è stato rinviato a giudizio, con l’accusa di abuso di informazioni privilegiate, dal gup del tribunale di Roma, Nicola Di Grazia, che ha accolto la richiesta della Procura della capitale rappresentata oggi in aula dal pm Edoardo Di Gregorio. Dall’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Maria Francesca Loy, emerge che Catania avrebbe rivelato notizie riservate sui bilanci dell’azienda a un giornalista de Il Messaggero, dapprima anche lui indagato e poi prosciolto dalle accuse. Avrebbe influenzato negativamente, la diffusione di tali notizie, l’andamento del titolo societario in borsa. Il processo a carico dell’ex consigliere di Telecom, dimessosi dal board dell’azienda in seguito all’avvio dell’inchiesta, prenderà il via il tre marzo prossimo. I fatti per i quali è stato rinviato a giudizio Catania (ex presidente e ad di Ferrovie dello Stato dal 2004 al 2006) risalgono al 2013, epoca in cui era componente del cda di Telecom. A seguito di una denuncia del presidente della società, Franco Bernabe’, preoccupato per le oscillazioni delle azioni dopo la pubblicazione di alcuni degli articoli in questione, la procura di Roma aveva disposto anche una perquisizione a carico del consigliere di amministrazione. Dati di bilancio non pubblici, decisioni del cda e posizioni assunte dai singoli consiglieri sarebbero l’oggetto della fuga di notizie favorita da Catania a vantaggio del cronista, i contatti con il quale sarebbero confermati dalle conversazioni tra i due intercettate dagli inquirenti.