TEATRO DELL’ OPERA DI ROMA, RAGGIUNTO L’ACCORDO PER EVITARE I LICENZIAMENTI Marzio Taccetti

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    E’ stato raggiunto, tra i sindacati e i vertici del Teatro dell’Opera di Roma, un accordo che eviterà il

    licenziamento di 180 membri dell’orchestra e del coro. “Si poteva fare meglio -afferma Pasquale Falliaci, esponente del SLC, Sindacato dei lavoratori della

    comunicazione-. A questa soluzione si è arrivati grazie a un lavoro di discussione approfondita

    sul funzionamento del Teatro, uscendo fuori dal tunnel in cui ci eravamo cacciati per via dell’

    autoreferenzialità imposta dalla governance della Fondazione. Se c’è un accordo oggi lo si deve alle

    relazioni sindacali”. L’accordo, sottoscritto da tutti e 7 i sindacati, prevede una “razionalizzazione del processo

    produttivo e risparmi su tutta la linea -chiarisce il sindacalista-. Quanto ai lavoratori, come al solito

    pagheranno il costo più alto con una decurtazione in busta paga di circa il 10%.”

    Si arriverà così a un risparmio d circa 3,4 milioni di euro, evitando il licenziamento per una grande

    fetta dei componenti degli artisti del Teatro dell’Opera.

    “E’ il segno di una grande assunzione di responsabilità da parte dei lavoratori e di tutte le

    sigle sindacali. L’accordo permette alla Fondazione di superare i gravi problemi economici e

    organizzativi attuali e getta le basi per una maggiore produttività, per una crescente qualità artistica

    e il mantenimento dell’efficienza economica” asserisce il sovrintendente della Fondazione lirica

    capitolina, Carlo Fuortes.

    “Un successo per tutta la città”, così commenta quest’evento il sindaco della capitale, Ignazio

    Marino, “l’Opera può tornare al lavoro con serietà e serenità”, sperando “che questo possa

    convincere anche il Maestro Muti, che resta in ogni caso direttore onorario a vita, col tempo, a

    rivedere le sue decisioni”.