Tangenti edilizia arrestato sindaco nel comasco. Un nuovo pesante caso di illegalità legato alla politica si prende la scenamediatica e non solo, andando ancora una volta a rimarcare come, di fatto, il malcostume tutto italico legato ai favoreggiamenti ed agli illeciti legati al classico ormai meccanismo delle tangenti non è niente affatto che esaurito con il vibrante passato che, qualche decennio fa, scossa un intero sistema politico, e l’intero paese.
Tangenti e ancora tangenti in Italia. Tangenti ovunque e a tutte le latitudini. Questa volta a essere toccato è il territorio comasco e si tratta di tangenti nell’edilizia: e il protagonista è un sindaco che è stato arrestato nel Comasco: favorì uno studio. Nel mirino della polizia giudiziaria sono finite in tutto nove persone. In carcere, oltre al primo cittadino, anche un professionista. Ai domiciliari gli altri sette. Nel particolare questo tipo di operazione è stata condotta dalla polizia giudiziaria nei confronti di nove persone, tra cui un sindaco della provincia di Como, e cioè Giuseppe Farina di Valsolda, per quelli che sono stati constatati come numerosi casi di corruzione e per violazioni edilizie. Il blitz vede impegnati anche i finanzieri di Sondrio, Milano e Roma. Due persone (il primo cittadino e un professionista) sono finite in carcere, sette invece ai domiciliari.
Secondo quanto viene diffuso da organi piuttosto vicini al territorio e informati nel dettaglio sulla vicenda come in particolare in questo caso è “La Provincia” di Como, gli episodi di corruzione sarebbero in modo dettagliato legati a favori di vario genere del sindaco ai clienti dello studio associato del professionista finito anch’egli sotto inchiesta. Le indagini, ovviamente, tutt’ora in corso d’opera, andranno a evidenziare tutti i dettagli e le particolari sfumature della vicenda, e il percorso processuale accerterà responsabilità dirette o indirette dei protagonisti di questa ennesima storia di corruzione. Quel che si evince, a livello più che altro accademico e concettuale è, per appunto, che vecchi modus operandi che secondo qualcuno erano stati ormai archiviati dai nuovi venti di rinnovamento politico e sociale, in realtà, non sono stati affatto annichiliti.