Novità sul fronte ‘università’, e in particolar modo per quel che concerne il taglio delle tasse universitarie: tutto pronto per il decreto che allarga la no tax area fino a 20.000 euro. Ma in che cosa consiste questo taglio, e di cosa esattamente stiamo parlando? Chi riguarderebbe nello specifico? Andiamo a capirci qualcosa di più.
In poche parole stiamo parlando del provvedimento che dovrebbe prevedere tagli ai costi universitari e un meccanismo di detrazioni fino all’80% per gli studenti con reddito fino a 30.000 euro. Una indicazione importante, specialmente in questo particolare contesto storico, e che invoglierebbe molti anche ad un passo, come quello del prosieguo degli studi, che talvolta per mere motivazioni economiche va a naufragarsi.
Taglio tasse universitarie: cosa dice il decreto no tax area
Il taglio delle tasse universitarie è dunque, in teoria, pronto: il ministro Gaetano Manfredi ha voluto tenere fede alla promessa di estendere la no tax area fino a 20.000 euro. E’ evidente come l’obiettivo sia quello di concedere il diritto allo studio per una platea più estesa di studenti, e in tal senso il decreto ministeriale 234/2020, al di là di aumentare l’esonero per le tasse universitarie agli studenti con Isee fino a 20.000 euro, implica poi anche sconti fino all’80% per chi si trova nella fascia di reddito inferiore a 30.000 euro.
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Previste, oltre tutto, borse di studio e incentivi per frenare il gap digitale: andiamo dunque a vedere da vicino cosa prevede il decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca.
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Università, ok il taglio delle tasse: limiti reddito, borse di studio, come funziona
Il DL Rilancio, che ha ottenuto la fiducia della Camera e si avvia verso la parte finale della conversione in legge, ha messo sul piatto 165 milioni di euro per il “Fondo per il finanziamento ordinario delle università” allo scopo di riconoscere a un più ampio numero di studenti l’esonero, totale o parziale, dal contributo onnicomprensivo annuale.
Il dm sull’estensione della no tax area è stato pubblicato dal Ministero dell’Università e della Ricerca il 26 giugno 2020, e indica che: “le università statali, provvedono, con riferimento alle iscrizioni ai corsi di laurea e di laurea magistrale, per l’anno accademico 2020/2021 all’esonero totale dal contributo onnicomprensivo annuale degli studenti che appartengono a un nucleo familiare il cui indicatore della situazione economica equivalente (Isee), sia non superiore a 20.000 euro.”
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Di conseguenza, gli studenti con Isee fino a 20.000 euro saranno esentati dal pagare le tasse universitarie. Le agevolazioni fiscali si riferiscono anche gli studenti con Isee fino a 30.000 euro: per loro le tasse saranno graduate in misura decrescente, dall’80% al 10%.
Il meccanismoi seguirà il seguente rapporto tra Isee e riduzione del contributo onnicomprensivo annuale:
- da 20.000 a 22.000 80%
- da 22.000 a 24.000 50%
- da 24.000 a 26.000 30%
- da 26.000 a 28.000 20%
- da 28.000 a 30.000 10%
Le risorse previste per questa misura sono pari a 65 milioni di euro. In più, 50 milioni di euro verranno usati dagli atenei per altri interventi di esonero, come altri tagli alle tasse sempre tenendo in considerazione l’Isee. Viene inserita poi, l’autocertificazione per l’esonero sia totale che parziale che tiene conto della carriera universitaria individuale
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