(Adnkronos) – “Competenze, sperimentazione, open innovation. Il contatto con le startup è la strada che la nostra filiera deve intraprendere, innovazione e sviluppo digitale è la via che il nostro settore deve seguire per il futuro”. Lo ha detto Luisa Maurizi, senior leaf manager Philip Morris Italia, intervenendo in collegamento a Bisceglie a Digithon discutendo di ‘Un modello innovativo di filiera all’insegna della trasformazione eco-energetica e digitale, l’esempio di Philip Morris-Coldiretti’.
Una filiera importante nel nostro Paese, quella del tabacco. “Dal 2011 firmiamo importanti accordi di filiera con il ministero che vedono l’Italia al centro, un modello virtuoso preso ad esempio a livello internazionale, modello integrato, a filiera corta, con il produttore di tabacco al centro. Abbiamo appena firmato un accordo con il ministero e Coldiretti che garantisce investimenti per i prossimi 5 anni per 500 milioni di euro. E’ un accordo che dà respiro ai nostri produttori e che permette loro di investire. Senza questo non c’è sostenibilità economica e ecologica per le aziende agricole e noi siamo precursori a farlo, e lo facciamo dal 2011 comprando il tabacco italiano”, ha spiegato ancora.
E la filiera italiana del tabacco italiano non finisce qui. “Lo trasformiamo in Italia, lo stocchiamo anche qui. A Bologna poi abbiamo la fabbrica delle fabbriche da cui esportiamo in tutto il mondo”, ha continuato ancora.
Massima l’attenzione di Philip Morris per innovazione e start up. “Si deve guardare al futuro e innovare, aggiungendo ciò alle attività tradizionali agricole. Fare continuamente sperimentazioni di nuove pratiche e nuovi processi produttivi insieme alla formazione delle competenze, che devono essere sviluppate dall’imprenditore agricolo. Con ‘Digital farm’ facciamo un programma di formazione per i nostri agricoltori, mettendo a disposizione dei produttori di tabacco dei facilitatori di innovazione”, ha concluso.