Sym Maxsym 400 – 400 abs: test completo con rilevamenti

     
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    Sfida in casa Sym. Lelegante maxi scooter sotto esame su strada e sotto l’occhio imparziale dell’acquisizione dati; meglio la frenata combinata o l’ Abs? 

    Comparativa giocata in casa, prima di tutto alla scoperta del piacevole 400 “disegnato” in Italia che assume il ruolo di ammiraglia all’interno della vasta gamma di prodotti Sym. Atteso per lungo tempo, il 400 monocilindrico è ormai gradito ospite nelle concessionarie ufficiali, proposto ad un prezzo “anti crisi” di 5.170 euro per la versione con frenata combinata e 5.525 euro se dotato di sistema Abs. Abbordabile quindi nell’acquisto ma non per questo poco dotato in termini di qualità costruttiva, confort, prestazioni generali e dettagli che fanno la differenza; tra le chicche tanto in voga tra gli scooter al passo coi tempi ci sono le luci diurne a led, il freno di stazionamento, la presa da 12V e l’ingresso Usb, i dischi freno con profilo a margherita e le pinze ad attacco radiale. Tra le novità segnaliamo il sistema di accensione automatica delle luci anabbaglianti. Come da tradizione Sym, nel retro scudo è presente la bocchetta che nella stagione fredda spara aria calda sulle gambe mentre nel vano sotto sella trova posto il classico pulsante che attiva l’antifurto e blocca l’accensione.
    Le dimensioni sono da maxi, abbondanti quanto basta senza risultare opulente e troppo pesanti. La linea tratteggiata dai designer nostrani, Andreani Design di Sondrio, è sicuramente appetibile per il mercato europeo, un misto tra eleganza ed essenza sportiva che vince nel suo insieme pur senza spiccare nettamente sulla concorrenza; di fatto questo 400 ha linee solide e rassicuranti, caratterizzate dal musetto espressivo e affilato che cattura l’interesse e regala all’insieme quel tocco di cattiveria anti anonimato.  L’unica pecca estetica, davvero evidente, è circoscritta alla scelta degli specchi retrovisori che per nulla si intonano all’immagine attuale del Maxsym; squadrati, cromati e poco integrati, sembrano avanzi di produzione fermi in magazzino dagli anni 80’ ma, quanto meno, all’atto pratico si dimostrano funzionali.
     
    DOTAZIONI DA GRAN TURISMO
    Dotazioni al top e grande abitabilità offerta dalle generose dimensioni che si traducono in spazio utile per pilota e passeggero. Il primo può contare sull’ampio retro scudo ricco di scomparti, sulle pedane laterali ben dimensionate e su una comoda seduta con appoggio lombare, posta ad un altezza che consente di poggiare agevolmente entrambe le suole al terreno. Anche il passeggero viene ospitato con cura sul Maxsym 400, a patto di raggiungere la porzione di sella dedicata che non è propriamente ad altezza di “fanciulla”; una volta conquistata la vetta ci sono pedane a scomparsa correttamente posizionate, maniglioni ampi e sostegno lombare. Tutti accorgimenti che permettono comode trasferte anche a medio raggio, da soli o in coppia.
    La capacità di carico, riferita in particolare al vano sotto sella, è più che sufficiente ad ospitare una coppia di caschi jet e altri pratici oggetti di uso quotidiano mentre nell’utilizzo day by day tornano molto utili i due comodi scomparti ricavati nel retro scudo, davvero profondi, purtroppo privi di serratura.
     
    SU STRADA
    In movimento si riscoprono i tratti del Joymax 300, vitaminizzati in quanto a confort e ospitalità; il posizionamento della sella, del manubrio e della pedana invitano a macinare chilometri, coccolati dalla posizione di guida magari poco attiva ma sicuramente rilassante. Inoltre l’ampio parabrezza protegge molto bene fino alla sommità del casco, innescando solo fastidiose turbolenze “contrarie” che sospingono dalla nuca in avanti, limitatamente intorno ai 50-60 km/h.
    Bella la strumentazione che, seppur molto completa, con tutte le sue belle spie ed informazioni scorribili, il display lcd e la retro illuminazione accattivante, appare distinta, elegante e non pacchiana come su certi concorrenti.
    Stabile e preciso alle alte velocità, abbiamo raggiunto dopo un breve lancio una punta di circa 142 km/h effettivi, il Maxsym 400 non disdegna i percorsi misti anche se l’avantreno nei passaggi più stretti va indirizzato con decisione. Le sospensioni privilegiano il confort e filtrano discretamente le imperfezioni del fondo stradale; dossi, buche e avvallamenti vengono digeriti con successo ma la coppia di ammortizzatori posteriori, poco frenati nel ritorno, riduce la precisione di guida sullo sconnesso; così si innescano leggere oscillazioni al manubrio in velocità mentre, affrontando il misto con piglio deciso, l’anteriore tende sensibilmente ad allargare la traiettoria.
     
    MOTORE FLUIDO
    Il monocilindrico mono albero 4 valvole ha buone prestazioni, circa 33 cv dichiarati, e soddisfa sia nello spunto da fermo come nei rapidi cambi di velocità, richiamando il gas ad esempio per effettuare un sorpasso. La coppia è ben distribuita e grazie all’indovinata trasmissione, che permette al motore di lavorare sempre al regime di rotazione ottimale, la spinta è generalmente costante ed il piacere di guida ne trae un bel vantaggio; poco impegno per il pilota con la certezza, quando si richiama il gas, di ricevere un’immediata e sostanziosa risposta. La trasmissione è lineare anche parzializzando, alle basse andature o a velocità intermedie e in tema di vibrazioni e rumorosità meccanica, la situazione è perfettamente nella norma della migliore concorrenza; ancora un punto a favore alla voce confort.
     
    LA FRENATA…VINCE L’ABS
    Il Maxsym viene proposto con frenata combinata o in versione tradizionale con sistema Abs ed è proprio su questo punto che il nostro test si vuole soffermare; come vedrete dalla tabella dei dati acquisiti, le prestazioni generali, spunto, velocità, accelerazione sono naturalmente del tutto simili o quasi. Leggere le differenze dovute alle diverse condizioni di temperatura e umidità.
    Quello che volevamo scoprire sono le reali performance della frenata combinata messe a confronto con il sistema Abs che nelle brusche decelerazioni d’emergenza dovrebbe garantire spazi d’arresto inferiori; prima di tutto le sensazioni di guida dove il Maxsym con frenata combinata convince di più, la risposta quando si richiamano i tre dischi freno è più pronta, sembra avere più mordente e risulta più gestibile. Insomma, trasmette un feeling superiore rispetto al 400 dotato di Abs, questo perché il sistema Cbs miscela e ripartisce la frenata tra anteriore e posteriore anche sfiorando una sola delle leve al manubrio. In questo modo si limitano anche i trasferimenti di carico e lo scooter resta più composto e gestibile.
    Il Maxsym dotato di Abs ha meno mordente nella prima fase di frenata. La forcella affonda di più ed il posteriore si alleggerisce se non si ha l’accortezza di utilizzare entrambe le leve. L’impatto iniziale fa preferire la frenata combinata ma, dati alla mano, in caso di arresto improvviso il sistema anti bloccaggio fa davvero la differenza, in particolare nella prova di frenata da 100 km/h. Una risposta meno incisiva e più spugnosa ai comandi che per contro, sul medesimo percorso con asfalto asciutto, arresta il 400 in circa mezzo secondo prima del rivale, risparmiando sulla distanza ben 16 metri che, in caso di reale frenata’emergenza, fanno davvero tanta differenza.
    Il miglior risultato ottenuto con il Maxsym Abs si spiega in poche parole; senza antibloccaggio la frenata va gestita dall’utente, modulando la forza sulle leve per non arrivare a bloccare l’anteriore. Questo stringi e molla fa perdere tempo e metri preziosi, senza contare che in una situazione dove bisogna agire di riflesso, raramente si ha l’accortezza moderare la frenata.
    Con l’Abs ci si fida e si lascia fare tutto ai tre dischi freno, esercitando sempre la massima pressione sui comandi.
     
    MaxSym 400 con Abs o senza, è per fortuna ancora una scelta possibile dove entrano in gioco gusti personali e feeling di guida. L’Abs fornisce un plus di sicurezza nelle situazioni critiche quindi, considerando la minima differenza di prezzo, è vivamente consigliato, in particolare a chi a poca dimestichezza con le due ruote.
     
     
    scheda tecnica
    SYM MAXSYM 400I
    Motore monocilindrico 4 tempi 4 valvole
    Cilindrata 399,3 cc
    Alesaggio x corsa 83 x 73,8
    Alimentazione iniezione elettronica
    Raffreddamento liquido
    Accensione elettronica
    Potenza max cv/giri 33 cv a 7000 giri
    Coppia max kgm/giri 3,57 kgm a 5500 giri
    Avviamento elettrico
    Frizione Cvt
    Trasmissione finale cinghia
    Sospensione ant. forcella telescopica
    Sospensione post. doppio ammortizzatore regolabile
    Freno ant. doppio disco da 275 mm Cbs o Abs
    Freno post. disco Cbs o Abs
    Pneumatico ant. 120/70-15
    Pneumatico post. 160/60-14
    Dimensioni 2270 x 825 x 1410 mm
    Interasse 1555 mm
    Altezza sella 750 mm
    Vano sottosella si
    Peso a secco 219 kg
    Capacità serbatoio 15 litri
    Standard omologazione E3
    Prezzo da 5170 euro

     

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