La donna che ha accusato Brett Kavanaugh – il giudice ultra-conservatore scelto da Donald Trump per sostituire il repubblicano moderato Anthony Kennedy alla Corte Suprema – di molestarla sessualmente al liceo ha finalmente un nome. E stato il Washington Post (il giornale di proprietà di Jeff Bezos, patrono di Amazon) a rivelare lidentità di Christine Blasey Ford, con lennesimo scoop con cui è surclassando altri importanti quotidiani (in primis il New York Times) realizzati negli Stati Uniti.
Christine Blasey Ford, ha deciso di rivelare la sua storia personalmente al giornale della capitale americana, raccontando come lei – oggi professore 51 anni di psicologia clinica presso lUniversità di Palo Alto – durante lestate dei primi anni ottanta – sia stata spinta da Kavanaugh e dalla sua amico (“erano entrambi ubriachi”) in una camera da letto durante una festa di adolescenti in una casa privata e molestata sessualmente.
La donna spiegò che Kavanaugh, mentre la sua amica stava osservando, la costrinse a sdraiarsi sul letto e dopo averla tastata, schiacciò il suo corpo su quello di lei e “cercò goffamente” di togliersi un costume da bagno e gli abiti che lo coprivano. Kavanaugh, sempre secondo la storia di Christine, si coprì la bocca con una mano quando cercò di difendersi e urlare. “Pensavo che avrebbe potuto uccidermi inavvertitamente”, ha detto Christine al Washington Post, raccontando come è riuscita a divincolarsi grazie allamico di Kavanaugh (non che lo volesse) Mark Judge, che ha saltato su di loro e li ha buttati giù. terra tutti e tre. Christine prima si rifugiò nel bagno bloccandosi, poi riuscì a fuggire dalla casa.
Lepisodio risale a quando Kavanaugh frequentò la Georgetown Preparatory School, la scuola per entrare in uno dei prestigiosi college dAmerica. La donna che accusa Kabanaugh – e che ha rivelato lincidente inviando una lettera al senatore democratico Dianne Feinstein – ha frequentato un liceo vicino a quello a cui ha partecipato il giudice che i repubblicani si stanno preparando a confermare come giustizia suprema. Christine Blasey Ford ha detto di non averlo detto a nessuno, fino al 2012, quando è entrata in terapia di coppia con suo marito. Il Washington Post era entrato in possesso degli appunti del terapeuta, dai quali traspare la storia della donna, anche se non mancano le contraddizioni.
Kavanaugh ha negato in “categorico e inequivocabile”: “Non lho fatto quando ero al liceo, o in qualsiasi altro momento della mia vita”, ha detto in una dichiarazione rilasciata dalla Casa Bianca. La donna – che ora ha deciso di uscire allo scoperto – è una democratica registrata e ha dato piccoli contributi alle organizzazioni politiche vicine alla festa degli asini. Dopo le rivelazioni del Washington Post, i senatori democratici hanno chiesto alla Commissione di giustizia di posticipare il voto di conferma per Kavanaugh previsto per giovedì 20 settembre.
Per il leader democratico del Senato, Chuck Schumer, “posticipare il voto è il minimo, almeno fino a quando queste accuse gravi e credibili vengono scrutinate. Per troppo tempo, quando le donne hanno denunciato gravi accuse di abuso, sono state ignorate. per succedere in questo caso “. I repubblicani, che hanno la maggioranza, intendono procedere con la conferma.