Pep Guardiola si schiera contro il progetto della Superlega europea, al quale il suo club, il Manchester City, ha aderito. Alla vigilia del match di Premier League contro l’Aston Villa, Guardiola riconosce di sentirsi “a disagio” a parlare della Superlega. “Non è sport quando il successo è garantito e non importa quando perdi. E’ difficile per noi perché non abbiamo tutte le informazioni. Posso solo parlare di ciò che sappiamo oggi. Sostengo il mio club, conosco le persone. Faccio parte di questa società, ma ho anche io la mia opinione e voglio avere informazioni chiare”, sottolinea Guardiola, che sembra mandare un messaggio soprattutto al suo club.
Il tecnico spiega di avere saputo della nascita del nuovo progetto solo poche ore prima dell’annuncio. “Io, Solskjaer, Klopp, Arteta, Tuchel siamo tutti della stessa opinione -dice riferendosi ai suoi colleghi-. Parliamo sei volte a settimana di tutto, anche del Covid e del servizio sanitario nazionale. Mi piacerebbe che il presidente di questo comitato facesse il giro del mondo e ci spiegasse perché ad esempio non è presente l’Ajax, che ha vinto quattro volte la Coppa dei Campioni, e se lo sarà”.
L’argomento Superlega, in ogni caso, non è stato ancora trattato nello spogliatoio del City: “No, perché non respira ancora, è un embrione, è solo una dichiarazione. La prossima settimana -taglia corto l’allenatore catalano – giocheremo la Champions League e cercheremo di raggiungere la finale e l’anno prossimo giocheremo in Europa perché ce lo meritiamo, abbiamo vinto sul campo”.