La Superlega è già svanita, superata. E’ durata 48 ore, il tempo di far insorgere il mondo del calcio, indignato dall’idea che a 20 club venisse accordato un poter autoimposto. Anche gli stessi tifosi delle squadre che avrebbero dovuto partecipare alla lega si sono tirati fuori. Anzi, hanno fatto di più: sono scesi in strada.
Così il progetto è naufragato: affondato fino a data da destinarsi. Perché nonostante gli appelli del presidente del Real Madrid Florentino Perez – che ha parlato di progetto ancora in piedi – dalla Superlega sono scappati tutti. Prime le inglesi, poi l’Atletico Madrid. Infine le italiane, anche se la Juve non ha mai ammesso le proprie colpe.
E alla fine a salutare tutti è chi aveva promesso di finanziare l’intero progetto: la banca JP Morgan, che ha annunciato l’addio con una nota: “Abbiamo chiaramente valutato male come questa operazione sarebbe stata percepita dal mondo del calcio in generale e l’impatto che avrebbe avuto in futuro. Impareremo da ciò”.
La banca avrebbe dovuto investire 3,5 miliardi di euro da destinare ai club fondatori. Ma con il progetto distrutto anche la banca si è defilata, facendo mea culpa per aver creduto in un piano al momento irrealizzabile.