Nel cuore dei tifosi granata quell’aereo continua a volare. Il Grande Torino continua a vivere nella memoria di ogni tifoso che abbia avuto la fortuna di vivere quella squadra leggendaria, e anche per chi ne ha ascoltato le gesta tramandate da padre in figlio. Sono passati 71 anni, oggi, da quell’incidente aereo che ha posto fine ad una delle epopee più vincenti della storia del calcio italiano.
Il Grande Torino aveva vinto 5 scudetti consecutivi, la ricorsa alla storia, già scritta a dir la verità, si è interrotta solo a causa del destino beffardo, che ha inghiottito quei ragazzi in un cielo di nuvole nere, per sputarlo a terra, mettendo fine a tutto. Come ogni 4 maggio si renderà memoria a quella squadra, anche se in forma ovviamente rivista per osservare le norme vigenti.
Il presidente Urbano Cairo anche in un momento così particolare ha voluto rendere omaggio al Grande Torino con una delegazione di personalità vicine a quella squadra: “Sono in partenza per Torino, meta finale Superga – ha detto il presidente del Torino – Sì, alla fine ho deciso di salire al Colle con un ristretto gruppetto granata formato da Franco Ossola, Gigi Gabetto, Egri Erbstein, in rappresentanza dei parenti dei quei calciatori del Grande Torino, e poi dal nostro direttore generale Antonio Comi e dal nostro cappellano don Riccardo Robella.
Abbiamo avuto i permessi dal prefetto, deporremo un mazzo di fiori, sarà una cerimonia breve e riservatissima che abbiamo tenuto segreta. Ma non si poteva non rendere omaggio alla Lapide del Grande Torino a settantuno anni dalla tragedia. Chiaro lo faremo in tutta sicurezza, rispettando le distanze e quant’altro”.
Sulla ripresa del campionato: “Bisogna essere ligi e attentissimi alle precauzioni, rigorosi nel pretendere che venga preservata al massimo la salute di tutti, è il bene fondamentale da tutelare. Noi ci atterremo alle disposizioni governative, è in fase di studio un protocollo che conterrà le linee guida e che, immagino, non è facile mettere a punto essendo il calcio sport di contatto. Di conseguenza il virus si può trasmettere più facilmente. Siamo in attesa delle decisioni degli scienziati e del governo. L’aspetto fondamentale è che sia adottato un protocollo totalmente sicuro, soprattutto per quando dovessero riprendere le partite, con il contatto fisico tra i giocatori. In questa fase è importante tenere in conto questo elemento”, ha concluso Cairo.