”Superbonus 110%, bonus facciate, bonus rubinetti, bonus terme, bonus cultura, bonus computer. Tutti bonus senza vincoli reddituali. C’è una bonus mania, che trovo persino offensiva per gii italiani. Il bonus mania è una droga che ma poi quando ti svegli e non c’è più nulla. E’ metadone, ma la realtà è ben diversa”. Lo sottolinea all’Adnkronos, Antonio Mastrapasqua, ex presidente dell’Inps, sottolineando che “l’uomo più ricco d’Italia ha il 110% come l’uomo più povero d’Italia” mentre “sono penalizzato se mi nasce un figlio”.
”Ho delle grosse perplessità sulla proroga del superbonus e sull’utilità al Paese dato che sta incidendo sull’1,7% del patrimonio immobiliare italiano -continua Mastrapasqua-. Se questo, a detta delle relazioni votate in parlamento, serve per l’effcienza energetica del Paese, vorrei sapere quando faremo il restante 98% e quanto ci costerà”. Peraltro ‘”vedo tantissime impalcature fuori dai palazzi, ma non vedo tante gru in giro per l’Italia. Il nostro paese – conclude – ha bisogno di gru e scavatrici e non solo di ponteggi”.
L’ex presidente dell’Inps’ si dice “basito che il superbonus al 110% continui. Credo che non ci sia paese al mondo che ti dà di più di quello che spendi, anche se quel 10% serve a pagare le banche. Ma avere più di quello che spendi non si è mai visto in nessuna democrazia e in nessun paese evoluto sul fronte delle regole”.
Mastrapasqua punta il dito sulle contraddizioni del governo: ”Allo stesso tempo ci sono una marea di paletti per avere l’assegno unico per i figli, così come esistono dei paletti insormontabili per l’abbattimento delle barriere architettoniche dentro il palazzo”. Il risultato – sottolinea – è che “da una parte ti dò il 110% se vuoi cambiare la caldaia e per rifare gli infissi e dall’altra ti metto un vincolo sull’abbattimento delle barriere architettoniche, sebbene tutti si riempiano la bocca” con la necessità “di aiutare le persone disabili”.
Per Mastrapasqua ”il governo è vittima di se stesso, delle pulsioni dei singoli attori che compongono la coalizione, dove ognuno pianta una bandierina, ma non vedo una visione globale. Ognuno chiede, ognuno porta a casa quello che vuole: il miliardo in più sul reddito di cittadinanza, il superbonus al 110%. Ma il paese dopo questo rimbalzo incredibile del Pil del +6,3%, ma basta vedere la media degli ultimi 20 anni” per rendersi conto “che non ci si può accontentare solo di un anno di rimbalzo. Ma la visione di crescita del Paese dove è?”.
”Il Paese – ricorda – sta attraversando già da molto tempo, negli ultimi 20 anni, prima una crisi economica strutturale, alla quale purtroppo si è andata ad aggiungere la crisi pandemica globale, che su un paese debole ha avuto un effetto ancora più forte. Quello che a mio avviso sta mancando è un disegno più articolato come risposta alla crisi pandemica”.
”Soprattutto in relazione al fatto che per la prima volta, dopo tanti anni non c’è il Patto di stabilità, non ci sono vincoli di bilancio e se non erro siamo al terzo scostamento di bilancio e forse il governo ne farà un altro” aggiunge. “Sono cose inimmaginabili fino a dieci anni fa. Oggi il governo dispone si strumenti che prima erano un sogno. Dispiace che questo potere enorme venga spesso vanificato da interventi che non hanno un grande respiro” conclude Mastrapasqua.
”La spesa per investimenti del paese è in Pnrr? Mi permetto di dire che lo Stato spende ogni anno 4-5 volte quello che il Pnrr ci darà nei prossimi cinque anni. Mi preoccupo che noi spendiamo ogni anno 5 Pnrr. Noi siamo tutti rapiti dal Pnrr, che in cinque anni ci darà 200 miliardi. L’Italia ne spende circa cinque volte tutti gli anni. Di questo non si parla, così come la ‘spending review’ non pervenuta”, sottolinea infine. ”Spendiamo allora, rinnoviamo contratti, facciamo tutto. E’ un El Dorado. Così è facile crescere, ma non è una crescita strutturale, ma episodica” conclude Mastrapasqua.