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Super green pass obbligatorio: la ‘disperazione’ degli over 50 al Circo Massimo: “Se non di Covid, da oggi moriremo di fame”

Ufficialmente era ieri il ‘D-day’, il giorno in cui no Vax e no green pass si erano dati appuntamento nella Capitale per far sentire le loro ragioni. In realtà poi, come abbiamo visto, l’happening di ieri, l’atteso sit-in, si è rivelato un vero flop dove, rispetto al milione di manifestanti atteso (o comunque ‘sperato’ dagli organizzatori), fra il Circo Massimo e Piazza Venezia, alla fine non si sono contate più di 400/500 persone.

Protesta degli over 50 al Circo Massimo: il tam tam social ha portato molte persone a radunarsi oggi a Roma

Tuttavia oggi (quando ormai i contagi stanno scemando e lo stesso stato di emergenza appare soltanto come una inutile forzatura), che entra in vigore la ‘discussa’ legge secondo la quale senza il super green pass gli over 50 non possono presentarsi sul luogo di lavoro, pena la sospensione dello stipendio, i manifestanti sono tornati ad affollare il gigantesco catino del Circo Massimo, a Roma.

Una protesta ovviamente ispirata dal tam tam social che, sia attraverso i canali di Telegram, che di Fb, ha ovviamente intercettato la rabbia ed il disappunto di quanti privati dal diritto al lavoro.

Così, per lo più ‘locali’, man mano i manifestanti (molti più di ieri), pur sapendo di rischiare comunque una multa salata, hanno iniziato a gremire il Circo Massimo, sventolando il tricolore e, puntualmente, tutti senza la mascherina.

Protesta degli over 50 al Circo Massimo: “Obbligata a vaccinarmi, se non di Covid rischio di morire di fame”

Inutile nasconderlo, ragionevolmente stavolta dietro la loro presenza fisica si nasconde la disperazione, ma anche rabbia ed amarezza al punto che, c’è anche chi si è presentato da solo, come Pamela, che confessa ai cronisti dell’AdnKronos “Non ho mai partecipato ad alcuna manifestazione, sciopero o protesta, ma stavolta ho pensato fosse giusto. Sono una insegnante di scuola media e superiore, ma anche mamma di due bambini. Mi sono sempre vaccinata, anche per andare in Africa, ma questo non mi ha mai convinto, non sono sicura, vorrei poter scegliere. Eppure mi sono già ritrovata a rifiutare 27 chiamate, perché obbligata a vaccinarmi, e se non muoio di Covid rischio di morire di fame, senza stipendio”.

Fa da eco Franco, che racconta: ”Da 20 anni sono un Elicotterista dei vigili del fuoco del reparto di volo di Ciampino.  Credo fermamente che questo siero sperimentale, che non è un vaccino, abbia potenziali rischi per un pilota e ne faccio un discorso di sicurezza. Risulto assente ingiustificato ma non mi vaccinerò, nessun ripensamento”.

Protesta degli over 50 al Circo Massimo: una protesta ‘per ora’ civile che rischia però di degenerare per una misura oggi insensata

Insomma, saggiata l’aria che tira, e le differenti motivazioni che animano questa – per ora – civile protesta, a quanti credono che si tratti solo di un fenomeno di colore, rispondiamo che non è così e che anzi, probabilmente siamo soltanto all’inizio: già siamo inginocchiati da un’economia approssimativa, con le bollette domestiche a darci il colpo di grazia, ebbene: come può essere pensabile ‘costringere’ padri d famiglia e donne oberate da mille responsabilità a dover subire l’umiliazione di passare per ‘mascalzoni’, oltretutto ‘derubandoli’ del loro stipendio?

Una cosa è tutelare la società, ma (lo diciamo da vaccinati e possessori di super green pass), in questa fase di fine contagio,  con oltre 100 milioni di vaccini somministrati, e mezza Italia già caduta vittima di Omicron, che senso ha imporre in questo momento una misura così diabolica’ …

Max

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Max Tamanti